La tragedia dei due ragazzi di Terni morti a causa di un mix letale di droghe ha ancora tanti punti oscuri. Mentre si indaga per capire quale sostanza abbia ucciso i due ragazzi di 15 e 16 anni, gli amici, che con loro avevano trascorso la fatale sera hanno raccontato i tragici momenti prima del decsso.
Il tragico racconto
“Eravamo al campo sportivo per una partitella, ma loro non si reggevano in piedi e vomitavano. Sono rimasti seduti in panchina tutto il tempo. Stavano malissimo”.
Dopo l’assunzione dell’ignota sostanza i ragazzi si sono spostati per andare a giocare a calcio ma lì i due ragazzi hanno cominciato a stare male. Vomito, crampi allo stomaco e forti dolori. I compagni quando hanno incontrato Gianluca e Flavio,vedendoli stare male volevano chiamare l’ambulanza ma sono stati proprio loro ad impedirglielo. “Eravamo vicino alla fontanella del campetto – hanno detto i ragazzi, al Messaggero, – si è presentato con in mano una lattina di Fanta e una boccetta piccola bianca. Si sono appartati e hanno consumato quella robaccia, poi ci hanno raggiunto e hanno provato a giocare ma non stavano bene. Non ce la facevano a correre, a reggersi in piedi e si sono fermati e messi in panchina”.
“Gianluca sembrava stesse peggio rispetto a Flavio – hanno detto i ragazzini -: ogni tanto si accasciava e quando ci avvicinavamo per chiedergli perché si sentisse così male, sembrava quasi che gli occhi gli si girassero indietro”.
La situazione ha iniziato a degenerare e i due ragazzi hanno iniziato a vomitare. “Più tardi – hanno aggiunto i ragazzi – ha vomitato anche Gianluca: era liquido biancastro e il suo viso si è come spento, diventando violaceo. Noi abbiamo provato a dirgli che avremmo chiamato il 118 ma lui non voleva, diceva che si sarebbe ripreso. Non voleva allarmare la sua famiglia, così lo abbiamo accompagnato a casa, quasi a spalle”.
IL RISULTATO DELL’AUTOPSIA
L’autopsia eseguita all’istituto di medicina legale di Perugia non ha chiarito del tutto cosa abbia provocato la morte dei due ragazzi di Terni. Rimane confermata l’ipotesi di un decesso legato all’uso di una sostanza tossica. Se si sia però trattato di metadone o di codeina lo stabiliranno gli esami tossicologici. Tra una settimana i risultati.
