“Sono di mio figlio i polmoni trapiantati al 18enne affetto da Covid: lui ne sarebbe stato felice”. Queste le parole Ignazia Sanna, mamma di Davide Trudu, l’agricoltore 30enne morto lo scorso 17 maggio in un tragico incidente con il trattore.
Il 18enne salvato grazie alla donazione
Il gesto di questa mamma, distrutta dal dolore per la perdita del figlio, ha ridato speranza ad un giovane di 18 anni che rischiava di morire a causa del Covid e ad altre 4 persone. “Mio figlio sarebbe stato felice di aver salvato delle persone: era generoso”, ha raccontato la donna.
I polmoni del giovane Davide sono andati ad un 18enne che si era ammalato di Covid il 6 marzo. Il ragazzo era finito in terapia intensiva al San Raffaele, con violenti crisi respiratorie ed era stato intubato. A metà a aprile situazione è peggiorata, portando al collasso polmonare e alla necessità di un trapianto urgente. Finalmente per la famiglia del 18enne arriva la buona notizia, la possibilità di un trapianto. Il gesto della famiglia Trudu ha permesso al 18enne di avere salva la vita,. “Siamo in contatto con la sua famiglia ci aggiornano continuamente, sappiamo che sta meglio, e c’é voglia reciproca di conoscerci e quando sarà possibile ci incontreremo”, ha raccontato la mamma di Davide intervistata dal Corriere della Sera.
Il dono di Davide ha salvato altre 4 persone
Il dono di Davive ha ridato speranza anche ad altre 4 famiglie. Il cuore ha salvato la vita ad una donna sarda di 39 anni, il fegato ad un uomo in Emilia Romagna, i reni a due persone di Nuoro e Carbonia. “Si sono ripresi bene anche gli altri” ha aggiunto Ignazia Sanna, che è riuscita ad entrare in contatto con quasi tutti i beneficiari.
Il desiderio della donna è quello di poter vedere e abbracciare al più presto le persone che hanno beneficiato della donazione: “So che non sarà possibile abbracciarli subito, anche io sto ancora male, non riesco a rassegnarmi che Davide non ci sia più. Ma vederli e parlare con loro mi può tanto aiutare”.
