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Napoli-Covid19. Da ‘apro’, a ‘chiudo’: dopo Sorbillo tanti i locali che ‘boicotteranno’ la Fase2

Ben otto attività su 10 resteranno chiuse nonostante l'allentamento delle restrizioni. Molti gestori lamentano le attuali condizioni

Saranno solo due locali su dieci che riapriranno i battenti a partire dalla fase2. “Stimiamo che almeno l’80% delle 10mila imprese di ristorazione iscritte alla nostra associazione non riaprirà lunedì Non ce la faranno perché l’impegno è troppo gravoso e non c’è certezza che ci sia un adeguato ritorno economico. Con l’onere della sanificazione in pochi giorni, per mezza giornata e con i tanti vincoli imposti dall’ordinanza, è tutto a loro sfavore“.

Lo ha dichiarato, come riportato da Il Mattino, Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania. “Per poter operare servono correttivi all’ordinanza ogni lavoratore dovrebbe avere un certificato medico, infatti, ma è impossibile in questo periodo farsi visitare dal medico curante. Difficile poi approvvigionarsi di mascherine, i copriscarpe non servono, e i grembiuli monouso sono quasi introvabili su due piedi. Inoltre, la Regione prevede la sanificazione: ma se siamo chiusi da 45 giorni, come potrebbe esserci il virus nei locali?“.

Hanno invece affermato Massimo Di Porzio di Fipe e Pasquale Russo, direttore di Confcommercio Napoli che hanno ribadito: “Le pizzerie possono lavorare dalle 16 alle 22, ma non ci sono i tempi necessari tra la preparazione degli impasti e le relative consegne. Una pasta deve crescere per 5 ore. Chiediamo al governatore che dal 4 maggio ci sia un adeguamento delle ordinanze regionali a quelle nazionali. Da quello che ci risulta l’80% dei nostri 10mila iscritti ha deciso di aspettare il mese prossimo, e non partirà il 27. Da martedì si aggiungeranno altri esercizi, ma non faranno servizio delivery, piuttosto riorganizzeranno i locali. Bisogna inoltre sbloccare il take away il 4 maggio, oltre al food delivery. Solo con il cibo d’asporto molte saracinesche potranno rialzarsi“.

Così dopo la campagna per chiedere le riaperture e il via al delivery, sono stati in tanti i gestori che hanno deciso di restare chiusi. Il capofila è stato Gino Sorbillo, lo seguiranno il GambrinusMennellaVesi GourmetA Figlia do Marenaro.

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