Le dichiarazioni di Cristofaro De Stefano dell'Ospedale Moscati. È il primo caso di una gravidanza del genere in una struttura pubblica
“E’ un messaggio di speranza, speriamo di fungere da stimolo per le altre regioni del Sud e vorremmo dare la possibilita’ anche ai pazienti di altre regioni di venire da noi quando i vari sistemi sanitari regionali se ne faranno carico“.
Lo spiega all’agenzia Dire Cristofaro De Stefano, responsabile dell’unita’ operativa Fisiopatologia della Riproduzione dell’ospedale Moscati di Avellino, il centro per la fecondazione eterologa in Campania dove per la prima volta nel Mezzogiorno una coppia avra’ una gravidanza in una struttura pubblica con l’aiuto della fecondazione medicalmente assistita.
“Il fatto in se’ non sarebbe rilevante visto che nel mondo, in Europa, in Italia ce ne sono tantissime. Ma al Sud non esistono altri centri se non il nostro – sottolinea De Stefano – dove poter aver accesso a queste tecniche in una struttura sanitaria pubblica. In Italia sono tutti concentrati al Nord. In questo caso non e’ solo importante la meta raggiunta, ma il viaggio da compiere che e’ stato complicatissimo soprattutto dal punto di vista normativo, burocratico e amministrativo. Parti delle normative sono state scritte ex novo, cosi’ come l’aspetto organizzativo. Fino a poco fa sembrava che una gravidanza da fecondazione eterologa in una struttura pubblica non si sarebbe mai verificata. Abbiamo invece dimostrato che e’ possibile“.

