Accesso vietato ai familiari dei pazienti e sospensione dei ricoveri almeno per fino alla sanificazione totale dei reparti. E’ quanto disposto dalla direzione dell’Asl napoli 2 Nord per l’ospedale di Pozzuoli Santa Maria delle Grazie, il nosocomio del Napoletano in cui sono 23 gli operatori sanitari e 2 i pazienti risultati positivi al coronavirus, per un totale di 25 contagi.
25 casi positivi all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli
Il caso e’ nato dopo che una donna asintomatica ricoverata a marzo come caso sospetto per problemi respiratori ma risultata negativa, all’Ospedale del Mare, dove poi era stata trasferita, ha avuto una diagnosi di Covid-19, la cui comunicazione pero’ e’ arrivata solo il 9 aprile scorso al Santa Maria delle Grazie. Il test sierologico e’ stato effettuato nei giorni scorsi su tutti i 608 operatori dell’ospedale. Per facilitare le attivita’ di sanificazione dei reparti, soprattutto in Medicina e Chirurgia, l’accesso al Pronto Soccorso attraverso il servizio 118 sara’ sospeso per 72 ore, a partire da oggi.
L’Azienda sanitaria ha avviato anche le indagini epidemiologiche su i pazienti dimessi nei giorni scorsi da quei reparti. E’ durato oltre tre ore l’incontro tra i sindaci dei Comuni flegrei (Pozzuoli, Quarto, Monte di Procida e Bacoli), bacino di riferimento dell’ospedale, e il direttore generale e sanitario dell’Asl Napoli 2 Nord, il direttore sanitario dell’ospedale di Pozzuoli e alcuni dei primari del Santa Maria delle Grazie. A quaranta giorni dall’inizio dell’emergenza, si tratta del primo caso di contagio di sanitari in una delle strutture ospedaliere dell’azienda.
A tutt’oggi, infatti, la gestione di 43 posti letto dedicati ai pazienti Covid 19 nei quattro ospedali aziendali (Pozzuoli, Ischia, Giugliano e Frattamaggiore) non aveva fatto registrare alcun contagio tra i sanitari. I dirigenti sanitari hanno comunicato ai sindaci che si sta procedendo nel sottoporre a tampone alcuni pazienti e tutto il personale dei reparti di Medicina, Chirurgia, Ortopedia, Radiologia, Ginecologia e Pronto Soccorso, per un totale di circa, ad oggi, di 250 persone, misura che si aggiunge all’esecuzione del test sierologico.
