I bonus dovrebbero diventare ufficiali con il prossimo decreto che andrà in vigore nel mese di aprile
Per il prossimo ‘Cura Italia‘ già annunciato dal Governo e che diventerà ufficiale ad aprile, l’esecutivo potrebbe disporre particolari benefici in merito a Imu e prime case. Il nuovo Decreto, dunque, coinvolgerà un’ulteriore fetta di risparmiatori.
Sul sito internet del Governo, in merito allo stop delle varie scadenze – anche fiscali – c’è la seguente risposta: “Questi termini non sono sospesi perché la perdita delle agevolazioni fiscali collegate all’acquisto della prima casa si associa al compimento di atti o vicende di tipo non strettamente tributario (cessione della prima casa prima dello spirare dei 5 anni e riacquisto di altro immobile entro un anno; spostamento della residenza entro 18 mesi dall’acquisto). È allo studio un intervento legislativo per il prossimo decreto legge, finalizzato a derogare ai termini di decadenza in questione“.
Come riportato da Il Mattino, “la Nota 4-bis all’art. 1 della Tariffa Parte I del Testo Unico Registro consente di acquistare con i benefici “prima casa” anche a chi risulta già in possesso di un immobile acquistato con i medesimi benefici, purché provveda ad alienarlo entro un anno dal nuovo acquisto“.
E poi: “la norma consente un “nuovo” acquisto con i benefici “prima casa” a patto che l’alienazione della “ex prima casa” avvenga entro un anno dal “nuovo” acquisto. Questo termine oggi risulta difficile da rispettare anche per la chiusura delle Agenzie immobiliari“.
Previsto anche lo stop alle seguenti ricorrenze: “l’obbligo del trasferimento della residenza nel comune ove è ubicato l’immobile entro 18 mesi dell’acquisto e l’obbligo di riacquisto entro un anno per chi ha ceduto prima che siano passati 5 anni dall’acquisto un’abitazione per la quale ha ottenuto gli incentivi“.
Per quanto riguarda l’Imu, invece, il Governo dovrebbe mettere a disposizione degli Enti locali un fondo per garantire il pagamento della tassa da giugno a novembre. La decisione e la gestione sarà a carico di ogni singola amministrazione comunale ma la sostanza è che saranno i comuni a pagare al posto dei cittadini.

