40 anni e l'incubo della morte. Poi il risveglio e il ringraziamento ai medici e gli infermieri che l'hanno salvato
Una rinascita, proprio come se fosse stata una nuova vita. L’incubo della morte, il purgatorio del coma e il miracolo finale. Michele Vitiello ha vissuto tutto questo in sole tre settimane. La sua storia è stata raccontata attraverso un’intervista rilasciata a Il Mattino.
Michele, 41 anni, è stato colpito dal coronavirus. La malattia ne ha pregiudicato subito le vie respiratorie. Così i medici hanno dovuto provvedere ad intubarlo. Un fulmine a ciel sereno per chi come Michele, uno sportivo, è sempre stato in buona salute.
Ma il covid19 in pochissimo tempo ha rischiato di spezzarne prematuramente l’esistenza. La febbre alta, la spossatezza e la perdita di peso. Per fortuna medici e infermieri hanno saputo offrirgli la massima e migliore assistenza.
Li ha definiti i sui angeli, persone che non smetterà mai di ringraziare. Il ‘miracolo’ è avvenuto presso la Fondazione Poliambulanza di Brescia. Michele, infatti, vive e lavora nella città lombarda. Uno dei territori più colpiti dal virus.

