Le parole del cantante che ha militato nei Litfiba
C’è suo nipote Rocco, 3 anni e figlio di sua sorella. Ma ci sono anche i ragazzi reclusi presso il carcere di Nisida. Sono proprio loro coloro i quali Piero Pelù ha dedicato la sua canzone Il Gigante portata a Sanremo.
In occasione della sua prima partecipazione al famoso Festival, il rocker toscano ha spiegato a chi fosse dedicato il proprio brano. E oltre al piccolo nipotino, ecco diventare protagonisti i giovani detenuti. Questi ultimi hanno incontrato Pelù nel centro dedicato ad Annalisa Durante (giovane vittima innocente di camorra).
“La canzone ‘Gigante’ è dedicata a mio nipote Rocco, ma è dedicata anche ai ragazzi del carcere minorile di Nisida. Con i ragazzi del minorile ho passato una settimana, a Forcella, nel centro dedicato ad Annalisa Durante, la ragazzina uccisa per strada. Insieme abbiamo scritto una canzone. I primi due giorni si guardavano la punta delle scarpe, parlavano tra loro a monosillabi, in dialetto napoletano stretto, sghignazzando di me. Sono riuscito a stabilire un contatto parlando di calcio, ragazze, feste, macchine“.

