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Rosa Bazzi, investito mortalmente l’ergastolano di cui si era innamorata in carcere

Le scene di Rosa Bazzi e di Olindo Romano innamoratissimi durante il processo per la strage di Erba sono un lontano ricordo. Rosa Bazzi, infatti, durante la permanenza in carcere aveva trovato un nuovo amore, il detenuto Marco Alberti, rimasto ucciso in un investimento stradale mentre si trovava in regime di semilibertà. Anch’egli, infatti, era stato condannato all’ergastolo per un omicidio commesso nel lontano 1988.

Come racconta il settimanale Giallo in edicola, quando la 56enne che sta scontando la pena presso carcere di Bollate, ha appreso la notizia, è sprofondata nella più assoluta disperazione, ha lanciato urla di dolore. Rosa, infatti, aveva sperato che quell’amore potesse alleviare le sofferenze derivanti dalla situazione che vive e dall’amore finito per Olindo. Secondo il settimanale edito da Cairo, infatti, Rosa stava così bene da essere arrivata al punto di chiedere al tribunale di sorveglianza la semilibertà per motivi di lavoro.

Chi era Marco Alberti

Marco Alberti, detto Mirko, originario di Verona, stava percorrendo a piedi la statale 494 quando è stato investito. A falciarlo, un uomo di 30 anni che, dopo l’incidente, si è anche fermato per soccorrerlo, ma inutilmente. Il 60enne è morto in ospedale a causa delle gravi ferite.

Come si erano conosciuti Rosa e Mirko

Rosa e Marco si erano conosciuti quando lei ha iniziato a lavorare come volontaria presso il laboratorio del cuio della sezione maschile del carcere di Bollate. Ritenuto colpevole dell’uccisione del pregiudicato Antonio Panazzo nel 1988, nell’estate del 2019 era riuscito ad ottenere la semi-libertà per buona condotta.

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