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Raffaele, le cure non hanno effetto a Sidney: salvato da un robot a Pozzuoli

Raffaele D’Ambrosio, pizzaiolo di Marano con il sogno di svoltare in Australia, ha vissuto una storia molto singolare. Il ragazzo, 23 anni, ha bevuto per errore della soda caustica ed è finito in coma per otto giorni ed è stato sottoposto a due interventi chirurgici.  Il ragazzo viveva a Sidney, studiava inglese e lavorava in attesa di sostenere l’esame per la cittadinanza australiana. I medici australiani gli hanno salvato la vita, ma Raffaele non poteva mangiare più, così la decisione di tornare a casa, a Pozzuoli.

Il racconto, riportato dal Mattino, narra una storia a lieto fine realizzata presso l’ospedale Santa Maria delle Grazie dall’equipe di Felice Pirozzi, da un anno e mezzo primario vincitore di concorso all’ospedale puteolano. “A Sidney – racconta Raffaele – sono stato curato in ospedali bellissimi, ma ho capito che tempi, modalità e capacità dell’assistenza australiana non erano soddisfacenti e non miglioravo”. A Pozzuoli è riuscito l’intervento grazie al robot “Da Vinci”e a un intervento durato 7 ore per asportare l’esofago e ricostruire una porzione di parete intestinale.

“A giugno abbiamo effettuato il primo intervento utilizzando la tecnologia robotica – spiega il primario e da allora abbiamo realizzato ben 62 operazioni. Qualche giorno fa, poi, abbiamo sperimentato il primo approccio robotico in Italia per una procto-colectomia totale: la completa asportazione del colon e del retto e il conseguente ripristino della continuità intestinale. L’intervento effettuato su Raffaele è stato complesso, ma se tutto andrà come ci aspettiamo, il prossimo lunedì potrà tornare a casa e riprendere a mangiare normalmente”.