Colpo alla camorra la scorsa serata all’interno dell’aeroporto internazionale di Capodichino. La Dia di Napoli ha eseguito un’ordinanza di arresto emessa dal Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia nei confronti di Vincenzo Inquieto, 51 anni, originario di Aversa e uomo forte del clan dei Casalesi, fazione Zagaria.
A questo risultato si è giunti attraverso un’intensa attività d’indagine che si è avvalsa di intercettazioni telefoniche ed ambientali, di accertamenti patrimoniali e bancari e dei collaboratori di giustizia. Al termine dell’attività investigativa si è raggiunto un risultato ovvero che negli ultimi anni era ancora la famiglia Zagaria a gestire gli affari dei Casalesi, in particolare erano i fratelli Nicola e Vincenzo Inquieto a stare vicini a Michele Zagaria.
Vincenzo Inquieto era stato arrestato il 7 dicembre 2011 insieme con Zagaria proprio per aver favorito la lunga latitanza del boss. Condannato per favoreggiamento aggravato a quattro anni di reclusione, lo stesso veniva scarcerato nel 2015 per espiazione pena. Il suo ruolo era quello di ricevere e inviare i pizzini del boss e interagire con gli altri membri della famiglia Zagaria.
GLI AFFARI DI LUSSO DELLA FAMIGLIA ZAGARIA IN ROMANIA
L’operazione attuale segue quella del 12 aprile 2018 quando, in esecuzione a un analogo provvedimento restrittivo, fu arrestato a Pitesti, in Romania, Nicola Inquieto, fratello di Vincenzo, poi condannato in primo grado dal Tribunale di Napoli Nord a 16 anni di reclusione, per la partecipazione al sodalizio casalese. Ieri Vincenzo tornava dalla Romania, dove gestiva l’impero immobiliare creato per conto di Zagaria dal fratello Nicola Inquieto, arrestato nel 2018. E’ ritenuto responsabile del reato di associazione per delinquere di tipo camorristico. E’ stato condotto nel carcere di Secondigliano.

