Autobus in fiamme poco dopo il rientro nel deposito di Arzano della CTP, la compagnia di trasporto pubblico della città metropolitana di Napoli. L’episodio è avvenuto in mattinata quando il mezzo è rientrato dopo il servizio notturno. E’ stato l’autista a rendersi conto che qualcosa non andava dopo aver constatato la presenza di fumo.
L’autobus, in servizio sulla linea C1 Napoli-Caserta, una delle più affollate (molto utilizzata da lavoratori e studenti pendolari), è andato a fuoco con le fiamme che sono state spente da alcuni dipendenti della CTP grazie all’utilizzo degli estintori. L’autista è rimasto intossicato ed è stato condotto in ospedale per accertamenti. Le sue condizioni non desterebbero preoccupazioni.
Secondo una prima ricostruzione, a provocare il rogo potrebbe essere stato un malfunzionamento dell’impianto elettrico. Per fortuna, il fumo prima e le fiamme poi sono entrate in azione quando il mezzo era già nel deposito e non durante il suo orario di servizio dove a bordo avrebbero potuto esserci anche più persone.
Un episodio che riaccende le polemiche sulle condizioni precarie di alcuni mezzi di trasporto pubblico. “Invece di pensare a fare promozioni, pensassero a mettere in sicurezza i pochi mezzi messi in strada. Su quel mezzo era stato segnalato un guasto e non opportunamente sistemato? Adesso chi pagherà i danni? Qualcuno ai piani alti di Ctp dovrà dare spiegazioni”, ha tuonato Nino Simeone, presidente della commissione trasporti del Comune di Napoli. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Franco Falco, sindacalista Faisa-Cisal, che ha spiegato: “Purtroppo il parco autobus delle aziende dei trasporti pubblici è fatiscente. Questi episodi sono più frequenti quando non si fa una manutenzione adeguata”.
