Partiti per una settimana di vacanza a Gallipoli quattro ragazzi di Vico Equense sono ricoverati in ospedale in seguito a un grave incidente stradale avvenuto nella notte tra sabato e domenica sulla strada statale 406 Basentana, in Basilicata.
Un impatto violento a bordo della Lancia Musa di colore bianco, finita contro il guardrail probabilmente a causa di un colpo di sonno. In queste ore la comunità di Vico Equense è vicina alle famiglie dei quattro giovani, ricoverati all’ospedale San Carlo di Potenza dopo essere stati estratti dalle lamiere della vettura dall’intervento dei vigili del fuoco e trasportati con tre ambulanze del 118 e un’eliambulanza. Non sarebbero in pericolo di vita anche se due di loro, il ragazzo che guidava e l’amica che viaggiava affianco, hanno riportato ferite gravi.
“Preghiamo questa sera ai nostri Santi Patroni, i martiri Ciro e Giovanni, per quattro ragazzi di Vico Equense: un ragazzo e tre ragazze, che si stavano recando a Gallipoli, in Puglia, per una settimana di vacanza e relax. Un colpo di sonno ha rovinato tutto… sono partiti questa mattina presto alla volta di una casa che avevano preso in fitto, ma un grave incidente sulla strada statale 406 Basentana, tra le provincie di Matera e Potenza in Basilicata, all’altezza dello svincolo di Tricarico, ha rovinato tutti i piani. La loro Lancia Musa bianca è andata a finire direttamente nel guardrail, tranciandola a metà. Trasportati all’ospedale San Carlo di Potenza dal personale del 118 intervenuto anche con un’eliambulanza, due dei quattro occupanti l’auto sono in gravi condizioni”.
“La situazione è questa: l’incidente è stato serio, grave, però per fortuna per come stanno è andata molto bene… i più gravi-spiegano- sono l’autista e la ragazza affianco avanti con lui. Il maschio ha il bacino e le braccia lesionate, la ragazza ha un trauma toracico. Sono tutti e due in rianimazione per tenerli sotto controllo. Sono fortunatamente tutti, lucidi, anche l’autista, anche se un po’ confuso, ma ha capito la gravità dell’incidente. Fate una preghiera che presto tutti insieme possiamo riabbracciarli a casa”.

