Voce di Napoli | Navigazione

Miocardite scambiata per influenza, Chiara muore a 4 anni: pediatra accusato di omicidio colposo

Chiara Mirto è morta a 4 anni a causa di una miocardite acuta non diagnosticata. La bimba viveva a Macerata Campania, cittadina della provincia di Caserta, insieme ai genitori e alla sorellina quando la sua vita cessò a causa di una diagnosi sbagliata. Il pediatra infatti, secondo quanto racconta la famiglia della vittima, dichiarò che la piccola era affetta da una normale forma influenzale.

I fatti risalgono al marzo del 2015 quando la bambina, dopo una settimana di febbre altissima, fu condotta dai genitori presso il Pronto Soccorso Pediatrico dell’Ospedale Civile di Caserta. Il medico di famiglia, secondo quanto sostengono i legali della parte lesa, anziché diagnosticare una miocardite (infiammazione del muscolo cardiaco in genere associata a infezioni virali, batteriche) avrebbe scambiato la malattia al cuore per un’influenza banale.

Il gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Giovanni Caparco, ha rinviato a giudizio il pediatra Eugenio De Felice. Il pm aveva richiesto per due volte l’archiviazione per il medico, ma il gip ha ordinato la prosecuzione delle indagini. La piccola Chiara Mirto perse la vita per un’improvvisa e fulminante miocardite cardiaca. Lo ha dichiarato il dottor Luca Lepore, consulente del pubblico ministero Nicola Carmelengo, nel processo a carico del pediatra, come riporta Cronaca di Napoli.

Il dottor De Felice risponde di omicidio colposo per colpa professionale medica. Stamane, davanti al giudice Discepolo del tribunale sammaritano, oltre al medico legale che effettuò l’autopsia, è stato ascoltato anche il luogotenente dei carabinieri e il comandante della stazione di Caserta, Antonio Morrone, che sequestrò la ricetta medica presso la farmacia dove venne acquistato l’antibiotico prescritto dal pediatra. Secondo l’accusa, il medico non visitò accuratamente la piccola Chiara, incorrendo in un errore diagnostico dovuto ad imprudenza e superficialità. Presente in aula anche l’avvocato Raffaele Crisileo che rappresenta la famiglia. L’udienza è stata aggiornata al 3 ottobre prossimo per sentire i nonni che accompagnarono la bimba dal pediatra.