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Caterina Balivo nella bufera: “dichiarazioni omofobe”, non sarà più la madrina, arriva la replica

Caterina Balivo non sarà più la madrina del Milano Pride. E’ l’organizzatore dell’evento che si terrà il 30 giugno a Milano a comunicare la notizia e spiegare le motivazioni: “Rimaniamo convinti che sia importante coinvolgere personalità del mondo dello spettacolo sul palco del Pride per consentire alle nostre istanze e rivendicazioni di raggiungere quel pezzo di paese che ai Pride non ci viene e magari ha un atteggiamento ostile o indifferente rispetto alle “nostre” tematiche. Tuttavia riteniamo che sia ancora più importante fare in modo che si arrivi al Pride unit*. La “madrina” di un Pride deve essere un fattore unificante. È chiaro che la nostra scelta – di cui ci assumiamo la responsabilità – ha suscitato molte perplessità e polemiche. E poiché il Pride deve essere un momento di unità e uno spazio in cui tutti e tutte con le proprie differenze possano riconoscersi, abbiamo preso la decisione in accordo con Caterina Balivo di fare un passo indietro. Ringraziamo Caterina Balivo per la disponibilità e la sensibilità dimostrate in questa circostanza. Ora pensiamo tutt* insieme alla settimana del Pride che ci aspetta. Buon Pride!”.

La Balivo in passato si è lasciata andare a più di un commento definito omofobo. Etichettò Ricky Martin come “foc**” e disse di Vladimir Luxuria che era “una donna con la gonna”.

La conduttrice tv ha affidato a un post su Facebook la replica: “Ragazzi, ho letto stamattina i vostri commenti. Non ho mai pensato di poter scatenare delle reazioni così violente. Sono da sempre al fianco della comunità LGBT e proprio per questo ho accettato l’invito degli organizzatori del Pride. Se la mia presenza diventa un elemento divisivo, d’accordo con gli organizzatori che ringrazio per la fiducia, rinuncio volentieri alla partecipazione alla manifestazione perché il mio desiderio è quello di portare un sorriso, esaltare l’armonia e l’amore che è quello che molti (purtroppo ancora troppi!) fingono di non vedere. Spero ci sia un’altra occasione di incontro e, nel mio piccolo, continuerò a sostenere i diritti civili con passione e determinazione perché sono il vero passo avanti nella cultura del nostro paese. Vi abbraccio”.