Barbara d’Urso ha replicato alle ultime dichiarazioni di Pamela Prati e del suo ex avvocato Irene della Rocca. La conduttrice Mediaset nel corso della serata conclusiva di “Live-Non è la D’Urso” ha voluto controbattere alle due donne. Dopo che Pamela non si è presentata all’intervista della scorsa puntata, perché negato il cachet di 60 mila euro, l’avvocato della Rocca ha dichiarato che non era stato richiesto alcun compenso ma solo un risarcimento danni. Una versione poi diversa è stata data nei giorni scorsi dalla Prati, che ha prima revocato il mandato al suo legale e ha poi puntualizzato che aveva concordato un’intervista per l’ultima puntata. Dichiarazioni, quelle della showgirl e dell’avvocato della Rocca, che sono state smentite dalla d’Urso.
“Io le bugie non le dico”, ha dichiarato in diretta la D’Urso e ha mostrato al pubblico il messaggio che Irene della Rocca ha inviato al produttore del programma. Un messaggio nel quale si chiede chiaramente di avere 60 mila euro in cambio dell’intervista a Pamela Prati. “L’avvocato della Rocca non trova più questo messaggio ma noi lo abbiamo e ve lo mostriamo”, ha puntualizzato Carmelita. “Dopo la puntata Pamela Prati ha revocato l’incarico al suo avvocato e ha fatto un esposto all’Ordine degli avvocati. Ma chiariamo che eravamo entrati in contatto con la Prati per fare un’intervista nella penultima puntata e non nell’ultima come detto da lei“.
Ma non è finita qui. Ha proseguito la conduttrice: “L’altro avvocato della Prati, l’avvocato Caputo, ci ha chiesto in settimana il diritto di replica di Pamela. Noi ci siamo messi a disposizione in qualsiasi modo, proponendo un’intervista in differita, via Skype ecc. Ma Pamela ha scelto di non fare niente di tutto ciò”.
Durante l’intervista, avvenuta la scorsa e ultima puntata, Pamela Perricciolo ha poi confermato che la Prati, in più occasioni di ospitate nei programmi televisivi, avrebbe chiesto sia a lei che alla Michelazzo, di richiedere somme di danaro dalla cifra elevata. Tali richieste, sempre secondo la Perricciolo, non sarebbero state poi fatte dalle due manager resesi conto a quel punto di trovarsi davanti a una situazione complicata.

