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“Arrivederci prof”, gli altri docenti contro preside e colleghi del Vico: “Vincenzo lasciato solo”

Un minuto di silenzio e un chiaro simbolo di lutto, come una fascia nera sul braccio o abiti neri. Inizia così l’iniziativa lanciata dalla comunità degli insegnanti in ricordo di Vincenzo Auricchio, 53enne professore di matematica del liceo Vico a Napoli, morto suicida nella cantinola della sua abitazione di Quarto. L’uomo era finito mercoledì scorso ai domiciliari perché accusato di aver intessuto ambigui rapporti con due studentesse minorenni della sua classe attraverso chat, messaggi e mail che ora sono nelle mani degli inquirenti. Auricchio si è tolto la vita utilizzando la pistola regolarmente detenuta da un suo familiare. Resta da capire come ne sia entrato in possesso. Ha lasciato una lettera alla famiglia nel quale affrontava la vicenda giudiziaria che lo vedeva coinvolto e lasciava disposizioni per il futuro dei figli.

L’iniziativa di commemorazione, non senza polemiche nei confronti di preside e docenti del Vico, arriva dal professore Libero Tassella, insegnante del liceo Giustino Fortunato, che sta avendo centinaia di adesioni da parte di tutto il corpo docente dei licei napoletani: “Alla riunione preliminare – così come riporta Il Mattino – tutti i docenti mettano un segno di lutto e osservino un minuto di silenzio per il suicidio del Prof. Vincenzo Auricchio. Non solo gli insegnanti del Vico ma in tutte le scuole, altro che il silenzio di cui parla la dirigente scolastica del Vico“, prosegue ancora Tassella, “quello che è capitato a Vincenzo potrebbe capitare a ciascuno di noi. Stress e violenza psicologica e fisica si stanno abbattendo da anni sugli insegnanti nell’indifferenza di tutti. Si aspettava il morto, ora c’è stato. Mi domando cosa abbiano fatto i docenti del Vico per far sentire la loro solidarietà al collega“.

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LA POLEMICA – E’ da chiarire infatti anche la posizione degli insegnanti colleghi del professore di matematica, nonché quella della preside dello storico liceo, Clotilde Paisio, che non si è mai esposta riguardo l’accaduto e che sabato sera, quando centinaia di studenti e insegnanti si erano accalcati fuori la scuola per una veglia funebre, ha deciso di non aprire i cancelli, nonostante avesse promesso di farlo (come sostenuto da alcuni studenti). “Una discutibile gestione della vicenda (da parte della preside del liceo), avrebbe potuto allontanare le due studentesse anche per tutela del docente“, sostengono alcuni, mentre altri ragazzi pongono un quesito fondamentale: “le due ragazze nel primo quadrimestre avevano la media del quattro. Poi è scoppiato il caso e i quattro si sono magicamente trasformati in tutti sette. Come è possibile?“.

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Di sicuro sulla vicenda verrà fatta luce con il tempo, ma per il momento il docente viene quasi definito all’unanimità uno degli insegnanti con la “I” maiuscola. “Una persona per bene, disponibile, garbata, preparata. Il prestigio del Vico lo si doveva al professor Auricchio, lo sanno tutti. Era capace di aprire la mente ai suoi studenti con il suo modo speciale di insegnare. La matematica la faceva diventare un gioco, una passione e un divertimento“, questo il ricordo di Fiammetta Busco, una delle tante mamme che si sono fin da subito schierate a difesa del professore e che ha affermato, nell’intervista a IlMattino, che “noi genitori sapevamo tutto da mesi e sospettiamo sia stato uno scherzo“. La vicenda di scandalo era nota all’interno del liceo già da mesi ed era stata già discussa e chiarita sia nella tutela delle studentesse sia del professore, la verità sarebbe stata ostacolata però dalla notizia del suicidio. Anche i messaggi, postati in queste ore dagli alunni, rivelano affetto e un profondo senso di gratitudine verso il professore: commovente la lettera di Marco L.Non ti dimentico. Non ti posso dimenticare. Sei una perosna fondamentale nella mia vita ancora oggi. Le tue ultime parole le ho sentite in un audio. “Arrivederci” dicevi. Non sarà un addio ma un arrivederci“.