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Chiudono i negozi di cannabis light, commerciante si incatena al locale: via alla mobilitazione

La battaglia di Salvini e la sentenza della Cassazione hanno tagliato le gambe a moltissimi piccoli imprenditori che hanno investito nel settore

Un terremoto politico ed economico ma anche sociale, quello provocato dalla sentenza della Cassazione in merito alla cannabis light e alla chiusura dei relativi negozi. La decisione dei giudici è arrivata dopo una campagna proibizionista del ministro Matteo Salvini.

Caserta, il giovane  Virgilio Gesmundo ha deciso di incatenarsi al suo locale. Una battaglia non violenta e basata sulla disobbedienza civile. Virgilio ha ricevuto il sostegno di molti amici, tra cui Vincenzo che lo ha aiutato ad organizzare diverse mobilitazioni.

Si attacca chi lavora onestamente e paga le tasse. Fanno morire imprese e imprenditori che hanno investito danaro. Buttano per strada lavoratori e le loro famiglie. Per cosa? Per la sicurezza? Ma lo sanno che la camorra continua a spacciare?“.

IL VIDEO SU FACEBOOK DI VIRGILIO –

IL VIDEO DELL’AMICO PER LA MOBILITAZIONE –

ORA SIAMO AL SICURO…
CHIUDENDO I NEGOZI ABBIAMO MAGGIOR SICUREZZA… VERGOGNA!!
Chiudete le piazze di spaccio…
NON I NEGOZI CHE PAGANO L’IVA AL 22%
#salvini stai facendo solo danni!!
RITIRATIIIIIIII
“.