Il mese di giugno è finalmente arrivato e con lui si avvicinano anche gli Esami di Maturità, meta agognata – e temuta – di ogni studente; quest’anno inoltre sarà il banco di prova, per circa 500mila studenti italiani, del nuovo Esame di Stato fortemente voluto dal ministro dell’istruzione Marco Bussetti, che aveva precedentemente tolto anche alcuni requisiti di accesso per l’esame, come la prova Invalsi e l’alternanza scuola-lavoro.
Le modifiche all’Esame di Stato, che hanno suscitato moltissime controversie, riguardano sia le prove scritte che quella orale: le prove scritte sono state ridotte da tre a due, e nel corso della prima prova gli studenti potranno scegliere solo fra tre possibili tracce: analisi del testo di prosa o poesia, testo argomentativo su temi letterari, artistici, storici, economici, sociali o tecnologici e infine riflessione su temi di attualità. La seconda prova invece prevederà la doppia materia in base al tipo di indirizzo: latino e greco, matematica e fisica, inglese e francese. Restano perplessità su alcuni indirizzi, come quello di moda, le cui due simulazioni d’esame sono cambiate nel corso dei mesi.
La prova orale è quella che ha provocato più proteste sia nel mondo studentesco che in quello docente, poiché verrà eliminata la tradizionale tesina e verranno introdotti invece tre temi fra cui il maturando dovrà scegliere. Il tema è scelto dalla commissione in base al programma svolto dalla classe nel corso dell’anno, ma il dubbio resta: cosa ci potrà essere dentro quelle tre famigerate buste?
Ultima ma non meno rilevante è la modifica alla valutazione finale dello studente: i crediti acquisiti dal maturando negli ultimi tre anni andranno dai 24 ai 40, mentre le due prove scritte e quella orale potranno avere un massimo di 20 punti ciascuna con un minimo di 12. I voti bonus che la commissione può assegnare vanno da 1 a 3.
Insieme a tutte le perplessità legate al nuovo esame di maturità è partito anche il toto-tema sulle possibili tracce della prima prova: secondo i dati raccolti da la Repubblica in un sondaggio, la maggior parte dei maturandi scommette prevalentemente su Gabriele D’Annunzio per l’analisi del testo in prosa della prima traccia (30%), seguito da Giovanni Verga (29%) e Luigi Pirandello (25%), mentre i poeti più quotati sono Giuseppe Ungaretti (19%) e Giacomo Leopardi (16%).
Tanti dubbi anche sulla seconda traccia, che è considerata la più “nebulosa” proprio perché sono tanti i temi possibili, che spaziano dall’arte all’economia. Quest’anno sono tanti gli “anniversari” importanti, come i 30 anni della caduta del Muro di Berlino (votato dal 22% degli studenti), i 500 anni dalla morte del genio toscano Leonardo Da Vinci (20%) , o i 100 anni dalla nascita di Primo Levi (18%).
Per i temi di attualità della terza traccia sono molti i maturandi che puntano sul tema sempre attuale dell’emergenza clima (21%), che di questi tempi ha ricevuto molta più eco grazie alla giovanissima attivista olandese Greta Thunberg, mentre altri scommettono su tematiche particolarmente forti come l’immigrazione (14%) e il femminicidio (12%).Gli esami partiranno mercoledì 19 giugno con la prima prova, seguita dalla seconda che si terrà il giorno successivo, giovedì 20 giugno.
I COMMISSARI ESTERNI – Quest’anno saranno 13.161 le commissioni d’esame per 26.188 classi coinvolte. Ad oggi (gli scrutini si concluderanno nei prossimi giorni) sono 520.263 i candidati iscritti alla Maturità, di cui 502.607 interni e 17.656 esterni. Come riportato da La Repubblica, Gli elenchi dei commissari esterni sono già arrivati venerdì 31 maggio in tutte le segreterie delle scuole. E oggi a mezzogiorno il Miur li ha pubblicati on line sul portale dedicato all’Esame di Stato 2019.
La composizione delle commissioni non è cambiata rispetto allo scorso anno: tre commissari esterni, più un presidente (sempre esterno), e tra commissari interni. È già partito il tam tam, soprattutto sui social, da parte degli studenti per provare a saperne di più sui commissari scelti. Per conoscere i nomi dei commissari esterni destinati alle prove di maturità basta andare su questo sito del Ministero della Pubblica Istruzione e dell’Università.
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