Hanno perso davanti ai propri tifosi senza fare un tiro in porta degno di nota, gol di Ronaldo a parte. Una Juventus dominata dai giovani talenti dell’Ajax esce meritatamente dalla Champions League. Così come lo scorso anno, la corsa della società della famiglia Agnelli si ferma ai Quarti di finale. Questa volta però è un’eliminazione che brucia perché non lascia recriminazioni, attenuanti, nulla.
Juve senza gioco, senza idee. Così in Europa non si va da nessuna parte. Puoi comprare CR7, fare plusvalenze per aggiustare il bilancio, riprendere Bonucci, ammazzare un campionato già a febbraio ma non basta. In Champions il pragmatismo conta fino a un certo punto. Già con l’Atletico Madrid, al Wanda Metropolitano, la Juve aveva palesato limiti che contro l’Ajax sono risultati decisivi. Vedere la giovane formazione olandese annientare in campo i milioni di euro investiti dalla famiglia Agnelli riconcilia con questo sport.
Già lo scorso anno il piccolo Napoli di Maurizio Sarri aveva provato a far saltare il banco. Allo Stadium, il 22 aprile 2018, Koulibaly come la giovane stella de Ligt, poi Orsato e Pjanic la settimana dopo fecero tramontare, tra infinite polemiche, l’ascesa degli uomini del Comandante. Un anno dopo la rivincita del bel gioco e del calcio totale, umiliato a più riprese dal pragmatismo di Allegri capace di annientare e offuscare anche un giocatore promettente come Dybala. Tutti per CR7. Paradossalmente è stato questo il grande limite della Juve. Giocare solo per l’asso portoghese. I suoi gol sono arrivati ma la Champions, e l’ex Real Madrid lo sa bene, si vince di squadra, non singolarmente.
Una batosta che ha colto di sorpresa anche Sky Sport e alcuni dei suoi volti più noti. Da Fabio Caressa a Ilaria D’Amico, i giornalisti di punta dell’emittente televisiva a pagamento escono ridimensionati quanto e come la Juve. Commenti e opinioni a senso unico, volte a esaltare una squadra che quest’anno ha dimostrato, paradossalmente, più punti deboli delle stagioni passate.
Solo pochi giorni fa Caressa così si esprimeva sulla formazione di Amsterdam: “Poi vediamo quelli che dicono: a me piace il bel gioco, non contano solo i risultati. Vediamo l’Ajax che tutti dicono squadra di fenomeni. Sono curiosissimo di vederla. L’Ajax rappresenta proprio i situazionisti, quelli che prediligono il bel gioco mentre la Juventus la concretezza. Vedremo come andrà a finire”.
Grazie @SkySport sempre e comunque pic.twitter.com/nkRq2aTqxS
— Andrea (@andrea516188) 16 aprile 2019
Parole che ora risuonano sul web accompagnate da emoji di ilarità e sfottò sulla “profezia” di chi dovrebbe fare informazione e non giornalismo di parte. Inutile soffermarsi su Ilaria D’Amico e le sue uscite a vuoto pro Juve e, spesso e gratuitamente, contro il Napoli. L’auspicio è che l’emittente di Murdoch, che deve comprensibilmente scegliere la propria linea editoriale anche in base al numero di abbonati (e quelli della Juve sono in testa), provi a correggere un tantino il tiro per evitare simili figuracce.
Ilaria D’Amico in diretta su #Sky nel prepartita di #AjaxJuventus sui tifosi olandesi che ieri notte hanno fatto casino sotto l’albergo della Juve “Approccio quasi partenopeo, triccheballacche quello dei tifosi di casa”
Supponente, offensiva, senza pudore, inadeguata
VERGOGNA ! pic.twitter.com/6oWxo2RVou
— Vincenzo Tolli (@TolliVincenzo) 10 aprile 2019
