L'omicidio è avvenuto nel marzo del 2004. La donna aveva denunciato una banda di pedofili. Ad aprile fu arrestato il killer
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Torre Annunziata hanno dato oggi esecuzione all’ordinanza di custodia cautelate in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari (GIP) del Tribunale di Torre Annunziata (in provincia di Napoli) su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di Francesco Tamarisco (nato nel 1973), in quanto ritenuto il mandante dell’omicidio di Matilde Sorrentino, avvenuto a Torre Annunziata nella serata del 26 marzo 2004.
La donna fu uccisa sull’uscio di casa da diversi colpi d’arma da fuoco esplosi contro di lei. Aveva 49 anni. Le immediate indagini consentirono di individuare l’autote materiale dell’omicidio: Alfredo Gallo (nato nel 1978), pregiudicato, il quale per tale delitto venne arrestato il 30 aprile 2004 dai Carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata e successivamente condannato all’ergastolo in via definitiva.
L’omicidio della donna rappresenta, alla luce delle complessive emergenze investigative e probatorie, il tragico epilogo di una delle più gravi vicende criminali verificatesi sul territorio di Torre Annunziata, ovvero quella relativa al sistematico abuso e stupro di diversi bambini a opera di una organizzazione di pedofili attiva nel cosiddetto detto quartieri dei “Poverelli“.
I fatti furono compiutamente documentati a seguito della denuncia di tre madri, i cui figli erano caduti nella rete dei pedofili. Tra le denuncianti un ruolo di assoluta protagonista venne assunto dalla Sorrentino, per questo detta “Mamma coraggio“, le cui dichiarazioni vennero acquisite sia nella fase delle indagini preliminari, sia nelle udienze celebratisi innanzi al Tribunale di Torre Annunziata, all’esito delle quali, con sentenza emessa il 9 giugno 1999, vennero condannati a pesanti pene detentive tre dei 17 dei 19 imputati, tra cui il Tamarisco, poi assolto in appello.
Il 26 ed il 27 luglio 1999, nell’arco di appena dodici ore, vennero trucidati a Torre Annunziata, due soggetti ritenuti tra i principali artefici della turpe associazione dedita al sistematico stupro dei minorenni, Ciro Falanga e Pasquale Sansone nel frattempo rimessi in libertà per decorrenza dei termini di custodia cautelare, benché condannati alla pena di 15 e 13 anni di reclusione.
Nel corso delle recenti indagini a carico del Tamarisco, capo dell’omonimo gruppo criminale detto dei “Nardiell“, con base a Torre Annunziata ed operante nell’ambito del traffici dei narcotici — è stata complessivamente acquisita una cifra gravemente indiziaria tanto da ritenerlo il mandante e l’organizzatore dell’omicidio della Sorrentino. L’arrestato nutriva gravi ragioni di astio e di risentimento nei confronti della donna, in quanto quest’ultima aveva osato denunciarlo.

