Non si fermano le stese nella periferia orientale di Napoli al termine di un week end assai turbolento, dove i carabinieri hanno arrestato Maurizio Donadeo, esponente di spicco del clan Mazzarella ricercato dallo scorso febbraio, e dove si sono verificati due inseguimenti da parte della polizia.
Uno finito in tragedia con la morte del pregiudicato Nunzio Ambrosino detto “Nunù”, caduto da un tetto nel Bronx di San Giovanni a Teduccio, l’altro invece ha provocato la discesa in strada di alcuni residenti del Lotto Zero di Ponticelli che hanno inveito contro la polizia “colpevole” di aver esploso due colpi d’arma da fuoco in aria nel tentativo di fermare la fuga in scooter di un giovane, che è poi riuscito a dileguarsi.
Domenica sera, intorno alle 23, cinque colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi in via Villa San Giovanni, nell’omonimo quartieri. Dopo diverse segnalazioni giunte alla Centrale Operativa della Questura di Napoli, gli agenti si sono recati sul posto rinvenendo in strada i bossoli. Non risultano danni né persone ferite. Ad agire probabilmente due persone a bordo di uno scooter.
Si tratta “solo” dell’ennesimo avvertimento che rientra nello scontro, a colpi di stese e bombe incendiarie, che da tempo vede protagonisti il clan Mazzarella-D’Amico e la cosca dei Rinaldi- Reale-Formicola.
La zona dove è avvenuta l’ultima stesa è considerata dagli investigatori sotto il controllo della famiglia D’Amico e del reggente Salvatore D’Amico detto ‘o pirata.
