Secondo il quotidiano Il Mattino ci sarebbe un indagine top secret che avrebbe svelato un giro illecito da diverse migliaia di euro
Un caso che potrebbe travolgere l’Asl Napoli 2. Secondo quanto riportato da Il Mattino, dirigenti, commissari e controllori facenti parte dell’Azienda sanitaria locale avrebbero sbloccato fiumi di soldi per cure domiciliari da rivolgere a pazienti in realtà deceduti.
Ecco l’indagine segreta rivelata dal quotidiano napoletano e che ha l’obiettivo di fare chiarezza su queste presunte truffe all’interno del sistema sanitario cittadino. Secondo gli inquirenti, per anni sono state costruite posizioni di assistiti a domicilio in modo del tutto fittizio, con documenti che però sono stati ritenuti validi al punto da sbloccare esborsi e finanziamenti.
Ma c’è anche un’altra pista battuta dagli investigatori e che riguarda il capitolo finanziamento ai morti e che si è riproposto con uno schema giù visto da queste parti, evidentemente un metodo consolidato nel tempo: quando moriva un paziente titolare di cure a domicilio, la prestazione sanitaria non veniva interrotta.
Per Il Mattino, sarebbero 24 le persone iscritte nel registro degli indagati. A seguire l’indagine coordinata dalla Procura di Napoli Nord, i carabinieri. I reati sono: falso, truff e abuso d’ufficio.
