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Quel bacio di Ancelotti ad Ounas dopo il mancato ingresso in campo

Minuto 21 del secondo tempo di Napoli-Milan. La squadra di Carlo Ancelotti è sotto di un gol dopo che Zielinski ha riaparto la gara dopo l’iniziale doppio vantaggio dei rossoneri. L’allenatore di Reggiolo chiama Adam Ounas che si stava riscaldando a bordo campo. Il franco-algerino raggiunge la panchina, si toglie la pettorina, riceve le indicazioni ed è pronto ad entrare in campo.

Il cambio viene comunicato al quarto uomo ma proprio in quei secondi il Napoli batte un calcio d’angolo e sugli sviluppi Zielinski, ancora lui, trova il pareggio con un tiro dal limite: 2-2 e gara ripresa. Ancelotti annulla il cambio e fa sedere in panca Ounas. E’ inutile sbilanciarsi ulteriormente. Decide di aspettare qualche minuto e poi inserisce (al 27′) Diawara per Zielinski per garantire fisicità e geometrie in mezzo al campo. Ounas spera ancora di giocare qualche scampolo di partita, magari al posto di Callejon per il forcing finale. Passano appena 60 secondi e le speranze dell’ex Bordeaux svaniscono: Mario Rui chiama il cambio, ha un fastidio alla schiena e non riesce a proseguire la gara. Ancelotti inserisce così Luperto e finisce le tre sostituzioni (Mertens era entrato in precedenza).

Il Napoli porta a termine la rimonta proprio con il belga che a dieci dalla fine realizza il 3-2 che fa impazzire il San Paolo. A fine gara tutti esultano, compreso Ancelotti che però non dimentica quanto accaduto poco prima. Così va da Ounas e gli dà un bacio. Un gesto così semplice quanto importante. Una immagine che fotografa appieno l’umanità (e l’intelligenza nella gestione del gruppo) di uno degli allenatori più vincenti degli ultimi 20 anni che è arrivato a Napoli in punta di piedi, consapevole della forza e del gioco di una squadra che negli ultimi anni ha dato spettacolo. La sua rivoluzione è tutta in questo gesto.

Dopo l’ottimo ritiro di Dimaro, Ounas è tenuto in forte considerazione da Ancelotti che aveva deciso di inserirlo nell’arrembaggio finale. Un bacio che vale tanto, tantissimo e che lascia intendere il cambio di mentalità portato dall’ex tecnico di Bayern Monaco, Psg e Real Madrid. La rosa del Napoli è forte e verrà utilizzata quasi appieno. Non ci sono gerarchie nei cambi, conta il momento e le esigenze della squadra. Ounas lo avrà sicuramente capito e alla prossima occasione proverà a ricambiare con una grande prestazione quel bacio affettuoso ricevuto a fine gara.