Sono passati sei mesi dalla scomaprsa dei tre napoletani in Messico, avvistati l’ultima volta vivi a Tecalitlan, nella regione di Jalisco, il 30 gennaio scorso. Raffaele Russo, Antonio Russo e Vincenzo Cimmino erano lì per lavoro come venditori ambulanti, quelli che a Napoli vengono comunemente detti “magliari”. Accertato il conivolgimento delle isituzioni messicane corrotte, ad oggi però ancora non si hanno notizie ceerte sui tre. Non si sa se siano vivi o morti , né chi abbia preso in custodia le loro vite.
Francesco Russo, fratello, figlio e cugino dei tre, sta lottando da sei mesi per ottenere un maggior aiuto dalle istituzioni italiane. Si ha solo certezze, grazie a un aufdio inviato dal fratello, degli ultimi momenti in cui si ha la certezza che fossero ancora in vita Antonio e Vincenzo ovvero quando i due sono stati fermati dalla polizia locale e poi venduti dagli agenti a un gruppo armato locale, legato al cartello CJNG, attraverso la mediaizone di un malavitoso denominato Don Angel. Nonostante quest’ultimo sia personaggio ben noto alle autorità locali, la polizia non è stata finora in grado di raggiungerlo, interrogarlo e chiedere spiegazioni sulla posizione dei tre napoletani.“
Oggi Francesco ha voluto fare gli auguri di buon compleanno al fratello, che non vede da sei mesi e ha messo per iscritto il suo immenso dolore e la noia di vivere senza i suoi cari. “Anto’, il vuoto che ho dentro per te non si spiega . Dirti che mi manchi da morire sembra banale ma è la verità. Sei un fratello esemplare, il sorriso della nostra casa insieme a Papà. Ovunque tu sia io ti faccio gli auguri di un buon compleanno. Dio sa bene che tu meriti di festeggiarlo insieme a noi. Tornate dai che mi sto scocciando di vivere“.
