A nulla è valso il tentativo di ridimensionare la vicenda da parte dello stesso giornalista: i tre non potranno mettere piede a Fuorigrotta
Nonostante le rassicurazioni ufficiali dello stesso giornalista (Carlo Alvino) minacciato, a distanza di oltre due mesi è arrivata la decisione del giudice per le indagini preliminari Enrico Campoli che ha disposto il divieto di dimora a Fuorigrotta, dove si trova lo stadi o San Paolo, per tre ultras del Napoli.
Si tratta di Alberto Mattera, Rocco Capasso e Pasquale Di Gloria accusati di violenza privata nei confronti del giornalista. I tre ultras della curva B, nel pre-gara di Napoli-Torino dello scorso 6 maggio, avvicinarono Alvino mentre era in diretta su Tv Luna. Seguirono minacce assai esplicite degli stessi capi-tifosi che probabilmente non avevano fatto i conti con il microfono acceso. Una brutta pagina che dopo qualche minuto lo stesso Alvino provò a ridimensionare pubblicando un video, in presenza di due dei tre ultras, dove spiegava che in realtà l’intenzione dei capi-ultrà era quella di prendersi un caffè insieme.
Secondo quanto emerso dalla indagini, alla base della violenza c’era una intervista ritenuta troppo morbida nei confronti del presidente De Laurentis, tanto che agli atti dell’inchiesta – coordinata dal pool reati da stadio coordinato dal procuratore aggiunto Rosa Volpe – finisce anche uno striscione offensivo nei confronti dello stesso Alvino.
L’avvocato dei tre ultras, Emilio Coppola, presenterà ricorso al Riesame: “L’episodio — afferma Coppola — è stato senz’altro amplificato eccessivamente, come spesso accade per i reati connessi alle manifestazioni sportive . Il miei assistiti chiariranno quanto accaduto di fronte al giudice”.
IL VIDEO DELL’AGGRESSIONE:
IL VIDEO DELLA PRESUNTA PACE:
