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Blitz contro estorsori del clan Rega: preso anche il boss – I NOMI

Racket imposto a imprenditori e commercianti di Brusciano (Napoli) e dei comuni limitrofi. Chi rifiutava di versare la quota al clan veniva violentemente pestato. E’ quanto emerso al termine delle indagini condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli che hanno visto i carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna eseguire martedì mattina un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli a carico di sei persone ritenute affiliate al clan camorristico Rega, attivo per il controllo degli affari illeciti a Brusciano e comuni limitrofi.

I sei sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di tentata estorsione, estorsioni e lesioni personali, reati aggravati da metodo e finalità mafiose. Nel corso di indagini, i militari dell’Arma hanno raccolto chiari elementi di responsabilità a carico dei 6 indagati in ordine a estorsioni perpetrate da anni in danno di imprenditori e commercianti della zona, nonché ricostruita movente e modalità dell’aggressione a una delle vittime: aveva saltato una rata del “pizzo” ed era stata oggetto di un violento pestaggio organizzato per “convincerla” a riprendere i pagamenti.

I NOMI – Tra gli arrestati Tommaso Rega, detto ‘o Chirichiell, 53enne di Brusciano ritenuto dagli investigatori a capo dell’omonimo clan. Oltre al boss, in carcere sono finiti Vincenzo Turboli, 39enne di Brusciano, Tommaso Di Maio, 48enne di Brusciano, e Maurizio Castellano, 43enne di Brusciano. Destinatari della misura cautelare ma già detenuti per altra causa Giovanni Rega, 28 anni, e Nicola Vallefuoco, 32 anni.