L’Università Suor Orsola Benincasa in collaborazione con l’Università della Campania e l’Università di Salerno hanno dato vita ad un progetto di ricerca composto da due mesi di incontri sulla cultura pop. Il Suor Orsola Benincasa ha creato, grazie al coordinamento scientifico dello storico Eugenio Capozzi, un gruppo interuniversitario di studio e ricerca per analizzare tutti gli aspetti e i fenomeni connessi alla cultura pop nella sua evoluzione dal secondo Novecento al XXI secolo.
Giovedì 22 marzo alle ore 16 presso il Pan, Palazzo delle Arti di Napoli, prende il via il secondo ciclo di incontri. “La storia mondiale degli ultimi cento anni sarebbe incomprensibile (e probabilmente sarebbe stata del tutto diversa) senza i simboli, i linguaggi, il patrimonio culturale condiviso costruito dalle più varie forme di arte, spettacolo e intrattenimento che i mezzi di comunicazione di massa hanno riprodotto e diffuso” ha spiegato Capozzi, professore ordinario di Storia contemporanea e di Storia della globalizzazione al Suor Orsola.
Questa edizione che prevede dodici incontri fino al 14 maggio fonda sul binomio tra mainstream e underground, “Nella cultura pop la ricerca di formule semplificate fruibili per masse sempre più ‘connesse’ e la provocazione spiazzante che ne rompe gli schemi – anticipa Capozzi – si contrappongono in un circolo frenetico di rappresentazioni, icone, simboli, che è fertile di sempre nuove sintesi ed invenzioni, e rende ancora oggi l’arte/intrattenimento occidentale un osservatorio irrinunciabile per comprendere i mutamenti economici, sociali, politici, culturali del mondo globalizzato”.
L’appuntamento inaugurale sarà aperto dagli interventi del Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa, Lucio d’Alessandro e dall’Assessore alla Cultura del Comune di Napoli, Nino Daniele.

