Per gli inquirenti Alfonso Letizia lavorava per il sodalizio dagli anni 80. La sua impresa operava nel settore della produzione di calcestruzzo
Un sequestro record quello eseguito dagli agenti della DIA (Direzione investigativa antimafia) su autorizzazione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Ben 100 milioni di euro confiscati ai danni dell’imprenditore Alfonso Letizia.
L’uomo, 73enne di Casal di Principe, era nel mirino degli inquirenti in quanto ritenuto un punto di riferimento per le attività economiche del clan dei Casalesi. I giudici hanno emesso tale provvedimento in quanto Letizia lavorerebbe per il potente sodalizio a partire dagli anni ’80.
La procura antimafia ha accertato l’infiltrazione dell’organizzazione camorristica all’interno del settore della produzione e della vendita del calcestruzzo. Letizia è stato già condannato nel 2017 a tre anni alla fine del processo cosiddetto “Il Principe e la Scheda Ballerina“.
Da questo procedimento giudiziario è emersa la capacita da parte del clan di influenzare alcune tornate elettorali a Casal di Principe e lo sviluppo del progetto di costruzione del centro commerciale “Il Principe“, poi mai realizzato. Per questa vicenda è stato condannato a 5 anni l’ex parlamentare Nicola Cosentino oggi scarcerato.
