Un lungo abbraccio commovente quello che ha visto protagonista la famiglia Di Domenico che ha potuto finalmente riabbracciare la 15enne Rosa dopo 10 mesi di lontananza dovuti a una fuga volontaria della giovane insieme con Alì Qasib, un uomo pachistano di 26 anni, ritenuto dagli investigatori vicino all’Isis.
Lacrime di gioia all’aeroporto di Capodichino dove Rosa è atterrata poco dopo le 18 a bordo di un volo partito da Istanbul. Mesi di disperazione e dolore spazzati via dalla decisione della ragazzina di Sant’Antimo di tornare a casa. Così – secondo quanto ricostruito delle autorità italiane – la 15enne ha deciso di presentarsi nella mattinata di lunedì 5 marzo al Consolato italiano a Instanbul. “Voglio tornare a casa“. Poche parole quelle pronunciate da Rosa che ha raccontato di essere fuggita prima in Grecia e poi in Turchia sempre in compagnia di Alì Qasib. Ha poi precisato di non aver subito alcuna violenza.
L’abbraccio nell’aeroporto napoletano è stato immortalato dalle telecamere di “Chi l’ha visto” che ha seguito con molta attenzione la vicenda sin dallo scorso maggio 2017. Al suo arrivo a Napoli Rosa ha trovato i genitori, il fratello e tantissimi tra parenti e amici che le hanno riservato un’accoglienza calorosa. Poi è stata ascoltata, stesso all’interno dello scalo napoletano, dagli uomini della Squadra Mobile di Napoli, diretti dal primo dirigente Luigi Rinella, e dai magistrati della procura di Napoli nord. Gli investigatori sono a lavoro per capire cosa è accaduto in questi dieci lunghi mesi in compagnia di un uomo ritenuto nell’orbita dello stato islamico.
Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile di Napoli e dalla Squadra Mobile di Brescia, città dove risiede la famiglia del 26enne pachistano. In una nota la Questura di Napoli spiega che la 15enne è stata sentita con la partecipazione di una psicologa ed ha riferito una serie di informazioni d’interesse investigativo al vaglio della Procura e che verranno riscontrate dalla polizia giudiziaria con successive attività d’indagine.
