Volontari ancora in strada per spalare neve e ghiaccio dalle strade collinari
Per la terza notte consecutiva, i volontari di Protezione Civile sono stati impegnati per garantire la sicurezza delle strade nelle zone in cui la neve dei giorni scorsi ha iniziato a trasformarsi in ghiaccio, mettendo in pericolo i mezzi in transito ed i pedoni sui marciapiedi. Le più colpite, le zone collinari dove la pulizia delle strade e lo spargimento di sale si rendono ancora necessari.
Ma come si organizzano questi volontari? Chi li chiama e gli dice dove andare? Chi gli fornisce il sale per operare ogni notte? Verso mezzanotte abbiamo incontrato una squadra del Centro Operativo di Protezione Civile “Falchi del Sud”, un’associazione di volontariato del Vomero, mentre operava ai Camaldoli, e abbiamo posto alcune domande al loro caposquadra, Francesco Arcopinto.
Francesco, da che ora state operando?
Avevamo appuntamento con gli operatori del Comune di Napoli e altre associazioni di volontariato alle 9.30 al piazzale dell’ospedale Monaldi, ma la squadra si è trovata in sede già dalle 18.30, perché prima di partire c’è sempre da organizzare i mezzi e caricare il sale, le pale e le attrezzature.
Che state facendo, nello specifico? In che zone siete stati?
A via dell’Eremo, abbiamo affiancato il bobcat della Protezione civile del comune di Napoli, loro toglievano il grosso della neve e noi spargevamo il sale. Stiamo agendo per lo più ai Camaldoli.
Ci spieghi come funziona? È il comune che vi chiama o partite a seguito di chiamate dei cittadini, come i Vigli del Fuoco?
Assolutamente no! Il volontariato di Protezione Civile interviene in casi d’emergenza esclusivamente a seguito di un’attivazione di un ente, Comune o Regione, e mai per chiamata diretta dei cittadini. Per quello ci sono, appunto, i Vigili del Fuoco che sono, infatti, una struttura operativa di soccorso. È meglio essere sempre chiari su questo: la telefonata del cittadino per segnalare ghiaccio, un incendio o un allagamento, deve essere sempre ed esclusivamente fatta ai Vigili del Fuoco (115), altrimenti si rischia di perdere minuti preziosi.
Quindi in questo caso è il comune che vi ha attivato; vi hanno anche fornito il sale che state spargendo?
Si, sono sacchi da 25 kg di sale industriale che prendiamo al deposito del Comune di Napoli, a Capodichino; preventivamente, ogni inverno ne facciamo una bella scorta da tenere già al Vomero, per accorciare i tempi.
Voi siete tutti volontari? Come funziona? Come vi organizzate? Chi vi dice dove andare e cosa fare?
Si, tutti volontari. Quando arrivano le comunicazioni di allerta meteo, come nei giorni scorsi, mandiamo subito una richiesta di disponibilità ai nostri operatori, inizialmente via whatsapp, su cui abbiamo un gruppo dedicato alle comunicazioni d’emergenza: a seconda dei propri impegni personali, gli operatori danno la loro disponibilità e i primi 5 formano la squadra, sono tutti formati per operare in emergenza; differente il discorso per gli autisti dei mezzi 4×4, per cui, per nostre regole interne, richiediamo alcune abilità in più.
Fatto questo, sulle mail di attivazione degli enti ci sono solitamente indicate una serie di strade da controllare, precedentemente individuate per pericolosità, presenza di ospedali, o altro, e in caso di problemi, intervenire.
Le operazioni si sono protratte ancora un’altra ora, poi i volontari sono rientrati. Altre squadre sono già state organizzate per oggi, anche se sembra che le temperature siano in risalita e l’emergenza possa presto rientrare.




