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Cruciverba, paniere e cocaina: sgominata piazza di spaccio gestita da donne alle Case Nuove

Spacciavano dal terzo piano della loro abitazione “grazie” a un paniere e nonostante, alcune di loro, fossero sottoposte in regime di arresti domiciliari. Una piazza di spaccio gestita unicamente da cinque donne è stata sgominata domenica pomeriggio in via Padre Ludovico da Casoria nella zona delle Case Nuove a Napoli.

Mentre transitavano nella zona, gli agenti della sezione Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale, diretto dal vicequestore Michele Spina, hanno notato un uomo mettere dei soldi all’interno del paniere, calato da una donna del terzo piano di un edificio. Insospettiti da quanto appena osservato, sono intervenuti bloccando l’uomo e identificandolo. “E guerdie, e guardi”, inevitabile, alla vista della polizia, è partito il grido di allerta di una delle donne pusher.

Gli agenti sono però rapidamente saliti al terzo piano e hanno accertato che nell’abitazione risiedevano Ida Giordano, 64 anni, e le figlie Tania Gizzo, 32 anni, e Assunta Gizzo, 28 anni. La donna e la figlia maggiore erano in regime degli arresti domiciliari. Nell’abitazione al momento dell’irruzione della polizia erano presenti anche altre due donne. Si tratta di Patrizia Sava, 58 anni, e Natascia Di Bartolo, 29enne di Caivano (Napoli), che hanno tentato invano di uscire e salire ai piani superiori.

Entrati in casa, i poliziotti si sono ritrovati davanti agli occhi una scena quasi teatrale: la madre era intenta a fare un cruciverba e le due figlie sedute intorno al tavolo della cucina dove sopra era presente la modica cifra di 556,35 euro, suddivisa in banconote di vario taglio. La 58enne invece è stata fermata sull’uscio di casa e, perquisita, è stata trovata in possesso di una bustina sottovuoto di cocaina pura allo stato solido che nascondeva all’interno di una tasca della vestaglia che indossava.

Trovato anche un bilancino di precisione, sporto di sostanza stupefacente. La droga, una volta tagliata, avrebbe fruttato un guadagno pari a 5mila euro. Le cinque donne sono state arrestate perché responsabili in corso tra loro del reato di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Di Bartolo dovrà anche rispondere del reato di evasione dal regime degli arresti domiciliari, misura che stava scontando nella zona del Pallonetto di Santa Lucia presso l’abitazione di un parente.