Avvisi scritti in modo scorretto, è polemica in rete
A fine gennaio è stato inaugurato Largo Pignatelli, l’area antistante a quello che dovrà essere l’ingresso della fermata San Pasquale della metro Linea 6 quando finalmente sarà aperta. Uno spazio fatto di aiuole e panchine completamente pedonale dove i cittadini possono passeggiare e intrattenersi. Sembrerebbe tutto impeccabile a prima vista, se non fosse per il divieto scritto sui cartelli che ha un errore grammaticale.
“Vietato calpestare le aiuole e di fare accedere i cani” balza subito all’occhio la presenza di troppo della preposizione “di”.
Secondo il vocabolario Treccani il verbo vietare può essere costruito con l’accusativo della cosa proibita o il dativo della persona a cui è rivolta la restrizione, con l’infinito dell’azione non consentita e di rado con il “di”, come ad esempio: “Vietare di tornare a casa, il medico gli ha vietato di uscire“. E’ vero anche che la preposizione “di”, secondo la grammatica italiana come riportato da Hoepli Editore, non si usa davanti all’infinito quando questo è soggetto della preposizione o oggetto dell’azione vietata.
Quindi nel caso del divieto in questione sarebbe stato corretto scrivere: “Vietato calpestare le aiuole e fare accedere i cani“, senza utilizzare quel “di” in eccedenza. Per non parlare della grafica usata che fa somigliare gli avvisi più a dei manifesti funebri che a delle indicazioni da rispettare.
Va detto che la manutenzione di quell’aiuola è affidata ad alcuni privati che, grazie al programma del Comune di Napoli “Adotta un’aiuola”, a spese proprie si occupano di curare uno spazio verde cittadino.
Quel cartello, oltre le critiche, ha generato un lungo dibattito in rete da parte di chi ritiene ci sarebbe dovuto essere un controllo dell’amministrazione comunale prima che il cartello venisse esposto per evitare di incappare poi in situazioni di questo tipo, in cui non solo c’è un errore, ma l’avviso ricorda anche un necrologio.
Le foto dei cartelli nelle aiuole


