Soli diciassette anni, una passeggiata a via Foria poi l’attacco del branco, quattro coetanei si sono avventati su di lui e lo hanno ridotto in fin di vita. Il giovane è stato trasportato d’urgenza al San Giovanni Bosco ed operato, ora è fuori pericolo nel reparto di Rianimazione.
La madre, terrorizzata, si è confessata sulle pagine di Repubblica in modo composto ma ovviamente spaventato per l’accaduto: “Volevano ucciderlo. In quattro, giovanissimi, si sono accaniti su mio figlio. Venti ferite sulla schiena e sul petto, e due coltellate profonde: una al polmone e l’altra alla giugulare per finirlo. E’ atroce quello che gli hanno fatto, i medici li hanno definiti tagli da macelleria. E’ stata una esecuzione efferata in pieno giorno e a volto scoperto di una vittima a caso: hanno lasciato un ragazzo d’oro in una pozza di sangue in una arteria della città, tra la folla e il traffico delle spese di Natale”.
Com’è potuto succedere tutto questo? “Mio figlio stava andando a prendere un certificato medico, è un ragazzo perbene. All’inizio sembrava un tentativo di rapina, ma aveva ancora il cellulare in tasca dopo l’aggressione. Non gli hanno preso niente. Ora mio figlio fa fatica a parlare ma ci sono immagini di sorveglianza e testimoni: sembra che 4 ragazzini più piccoli e più bassi di lui l’abbiano provocato senza motivo. Lui ha cercato di svoltare ma hanno cominciato a spintonarlo, in due l’hanno bloccato mentre gli altri lo colpivano. Uno poi ha detto “Finiscilo”. Non c’è una logica, riesco solo a pensare che quelle bestie volevano portare a casa una vittima per dimostrare coraggio in una carriera criminale”.
Un’aggressione che ha lasciato tutti impietriti, le forze dell’ordine continuano a lavorare ma questa storia è la vivida dimostrazione che ci sono aspetti da non sottovalutare, è necessaria maggiore sicurezza e maggiori controlli, questo non è il caso di un ragazzino che ha bevuto un bicchiere di troppo ma di un diciassettenne che stava camminando per conto suo e ha subito, sotto gli occhi di tutti in pieno centro, un duro attacco da parte di qualche guappo che in stile arancia meccanica gli poteva rovinare la vita. Oltre la paura che ora si porterà dietro c’è da dire che lo stesso ragazzo ha rischiato la vita dal momento che a causa del traffico e della paralisi totale di un’arteria della città, l’ambulanza ha impiegato ben 40 minuti ad arrivare sul posto e i poliziotti hanno dovuto fermare alla meglio il sangue per evitare danni, ed alla fine è riuscito ad arrivare in ospedale solo grazie ad un auto privata. La mamma oggi vive terrorizzata e prospetta, come unica risoluzione, quella di scappare dalla città e ricominciare altrove.
