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Bonifica di Bagnoli: il piano partirà nel 2018 e avrà costi aggiuntivi

La bonifica di Bagnoli dovrà essere rifatta e costerà in più rispetto ai 300 milioni previsti dal progetto che Renzi prospettò alcuni anni fa. Il programma prevede la divisione della zona in 4 differenti macro zone: aree a terra bonifiche chimico-fisiche, aree a terra bonifiche biologiche, colmata, arenili Nord e Sud. Le operazioni prenderanno il via nel 2018 e dovrebbero terminare nel 2022.

L’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, a seguito della conferenza in Prefettura dopo la riunione per discutere della Bonifica di Bagnoli, si è espresso: “La bonifica va fatta integralmente su tutte le aree indipendentemente dalle destinazioni d’uso. Oggi la Conferenza dei servizi – ha dichiarato Arcuri – ha approvato le attività che condurranno alla prima vera bonifica su Bagnoli, quella relativa al solo amianto, a quell’Eternit che da circa vent’anni giace sulla superficie del sito e che per rimuoverlo ci vorranno 465 giorni.

bagnoli“Solo dopo potranno partire i lavori della bonifica integrale, che si concluderanno per il 2022. Le attività ci vedranno, quindi, impegnati per i prossimi quattro anni considerando che si tratta dell’attività di bonifica più massiccia e più profonda che sia mai stata svolta in Italia e tra quelle di certo più importanti che siano state svolte in Europa. Nei prossimi giorni aggiudicheremo la gara per l’analisi di rischio, che è la prima attività da fare per giungere alla bonifica. Stiamo inoltre elaborando la gara per la progettazione delle bonifiche divise in quattro macro zone: il mare, la colmata e la parte a terra divisa in due macro aree”.