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Antonio Sorrentino: lo scugnizzo ‘elegante’ che ha fatto sognare Napoli

Nasce nei vicoli di Forcella Antonio Sorrentino, un vero napoletano appassionato di musica sin dalla tenera età tanto da essere definito un bambino prodigio. Esordisce a soli sette anni con Nino Taranto, Rosalia e Beniamino Maggio e viene scritturato a teatro. Da adolescente decide di proseguire la carriera artistica, studiando chitarra e danza ed entrando nel Conservatorio.

L’ingresso nella compagnia di canto popolare consacra il suo successo a livello internazionale, nel 1986 esce il suo primo LP “Nu pensiero” e Sorrentino viene riconosciuto dal grande pubblico. Nel 1989 è la volta del secondo disco sempre dedicato alla canzone napoletana. Nel 1990 avviene l’incontro con Pupella Maggio che lo dirige in ‘Na tazz’ e cafè’ e lo presenta al Festival di Todi nel 1991 con lo spettacolo ‘Gilda Mignonette – un’emigrante di lusso’.

Diretto da Roberto De Simone come attore è stato protagonista in ‘Dedicato a Maria’ e ‘L’opera dei centosedici’, poi ha lavorato con la Rai in ‘Masaniello’ e poi è stata la volta di ‘Novecento Napoletano’ e un successo di spettacoli a seguire. Nel 1996 partecipa allo spettacolo al Teatro San Carlo di Napoli ‘Filomena Marturano’ diretto e ideato da Beppe Menegatti tratto dalla commedia di Eduardo De Filippo con protagonista Carla Fracci.

Ha vinto innumerevoli premi alla carriera e ad altrettanti spettacoli ha preso parte con grandi figure di successo come Peppino Di Capri e Roberto Murolo. Scomparso prematuramente è ricordato con profonda stima da tutti i napoletani, sulla sua lapide c’è scritto: “Quanno cantave tu tutt’era overo e vierno addeventava primmavvera”.