Continuano gli scavi a Pompei ed emergono nuovi interessanti reperti che si vanno ad aggiungere alla storia già nutrita dell’antica città. Presso la Schola Armaturarum, simbolo di rinascita, è in corso lo scavo di ambienti mai prima indagati. Proprio qui è stato rinvenuto un deposito di angore, si tratta di 14 reperti immersi nel lapillo e riportati alla luce.
Queste sono state rinvenute in perfette condizioni, contenevano olio, vino, salse di pesce. Su una è leggile una iscrizione, si tratterebbe di numeri e probabilmente il nome del prodotto contenutovi. Le anfore, al termine dello scavo, saranno ricollocate nell’ambito del progetto di valorizzazione del ‘museo diffuso’ che il Parco Archeologico sta adottando in diverse aree degli scavi per ricontestualizzare i reperti.
“Siamo contenti delle scoperte che stanno emergendo. – dichiara Massimo Osanna, Direttore del Parco archeologico – Pompei ha iniziato una nuova stagione, quella di una ricerca archeologica intensa e del prosieguo della conoscenza del sito. Dopo il suo recupero, attraverso le messe in sicurezza di tutte le sue regiones, l’apertura di nuove domus restaurate, la restituzione alla fruizione di interi quartieri finora inaccessibili, grazie al recupero della percorribilità di quasi tutte le vie urbane, ci si può dedicare anche ad attività di scavo, che si affiancano alla manutenzione programmata e che consentiranno di fornire nuove ipotesi alla storia della vita quotidiana degli antichi, in alcuni casi dando risposta a quesiti irrisolti, come potrebbe essere per la Schola armatorarum”.





