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Ponticelli ricorda la tragica scomparsa di Francesco Paolillo

Era il 25 ottobre del 2005 quando Francesco Paolillo perse la vita in un tragico incidente mentre giocava in un palazzo in costruzione a Ponticelli. Un cantiere abbandonato che i ragazzi della zona utilizzavano come parco giochi, un’area degradata e pericolosa mai delimitata, così in quell’edificio di via Angelo Camillo de Mei 389 a soli 14 anni Francesco perse l’equilibrio e precipitò al suolo dal sesto piano.

Ponticelli non dimentica la sua storia, un terribile e tragico epilogo. Francesco era risalito in cima a quell’ammasso di cemento per aiutare un amico a scendere ma un piede fuori posto gli è stato fatale. Rimase steso al suolo per trenta minuti prima che arrivassero i soccorsi per poi spegnersi presso l’Ospedale San Giovanni Bosco.

La famiglia da quell’episodio che ha segnato per sempre le loro vite ha iniziato una battaglia per la messa in sicurezza della zona onde evitare il ripetersi di una simile disgrazia. Oggi l’area è sotto sequestro poiché ad agosto furono intercettati alcuni camion che effettuavano lo sversamento abusivo dei rifiuti nell’area, diventata una discarica a cielo aperto. Il comune in seguito è intervenuto con alcune bonifiche ma la zona tuttavia è ancora facilmente accessibile da malintenzionati. Il Rione De Gasperi, tra Ponticelli e Cercola, è solo una delle tante aree di Ponticelli travolte dall’edilizia popolare dopo il terremoto. Alcuni scheletri di edifici sono lì da oltre vent’anni, altri sono stati ultimati ma è impossibile dimenticare come questi siano stati dapprima il covo di tossici, poi di chi voleva bruciare rifiuti di ogni tipo e infine dei bambini del quartiere che si intrufolavano inconsapevoli del pericolo a cui andavano incontro.

Foto di Francesco Paolillo fornite dalla famiglia