E’ ricercato quasi da un anno. Subito dopo l’omicidio del fratello, l’ingegnere Vittorio Materazzo, ha fatto perdere le sue tracce a da dicembre del 2016 si è reso irreperibile. Adesso rischia la condanna all’ergastolo per omicidio premeditato. Questa l’accusa definitiva nei confronti di Luca Materazzo (nella foto), l’avvocato di 36 anni responsabile – secondo la procura di Napoli – di aver ucciso il fratello 51enne.
Vittorio Materazzo venne ucciso con almeno 35 coltellate la sera del 28 novembre 2016 sotto la sua abitazione in viale Maria Cristina di Savoia, nel quartiere Chiaia, a Napoli. Alla base del delitto, secondo quanto ricostruito dai magistrati guidati dal procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso, dissidi familiari per la ripartizione dell’eredità in seguito al decesso di Lucio Materazzo. Il figlio più piccolo, Luca, dopo la morte del fratello è sparito ed è attualmente ricercato dalla giustizia italiana. Mancavano pochi giorni al Natale quando il 36enne anticipò l’operazione della polizia lasciando la città di Napoli nei giorni precedenti.
Luca Materazzo non venne trovato dagli agenti nella sua abitazione di Napoli e nelle altre in Abruzzo e Sardegna. La svolta dopo il test del Dna su indumenti e altri reperti rinvenuti subito dopo il delitto in un giardinetto non molto distante. Le indagini della Squadra Mobile di Napoli sono state condotte dai pm della Procura napoletana Luisanna Figliolia e Francesca De Renzis . Luca Materazzo, difeso dagli avvocati Gaetano e Maria Luigia Inserra, nel pieno delle indagini si è concesso una vacanza a Capri in casa di amici.
I suoi legali hanno ora 20 giorni per produrre una memoria, documenti, e investigazioni difensive o chiedere al magistrato di svolgere altri atti.
