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Allarme dei servizi segreti a Napoli, passaporti falsi per i terroristi

L’Agenzia di informazione e sicurezza esterna italiana (ex servizio segreto informativo militare) ha lanciato un’allarme, combattenti dell’Isis acquisterebbero passaporti falsi tramite un’organizzazione del Napoletano, che opererebbe attraverso sistemi online. “Passaporti falsi da una sconosciuta organizzazione con base nel napoletano. I passaporti in bianco sono acquisiti attraverso il deep web“.

Allarme dei servizi segreti a Napoli, passaporti falsi per i terroristi

Secondo un’inchiesta condotta dal Roberto Russo sul Corriere del Mezzogiorno, esisterebbe un sito del deep web, aria segreta online, non raggiungibile attraverso i motori di ricerca, su cui i combattenti stranieri, tra cui adepti allo Stato Islamico, acquistano passaporti britannici. Che Napoli fosse una città dove alcuni terroristi si riforniscono di documenti falsi e armi era già noto. Basti ricordare il caso dell’attentatore di Natale a Berlino, che si è scoperto aveva detto ad alcuni amici che nel capoluogo campano poteva acquistare un kalashnikov.

Adesso è spuntato il sistema online napoletano, che confermerebbe come il capoluogo campano sia un punto nevralgico di rifornimento, da parte dei combattenti stranieri, tra cui anche sostenitori dello Stato Islamico. Procurarsi questo genere di passaporti sarebbe semplicissimo, basta accedere al sito online, in cui compare un’insegna con una scritta:
Stiamo vendendo passaporti originali del Regno Unito, realizzati con una tua fotografia, anche le tue informazioni personali verranno inserite nel database dei passaporti ufficiali. Così, grazie al tuo passaporto ti sarà possibile lavorare. Come ottenerlo? Scoprilo. Dopo l’acquisto ti spediremo le informazioni su come inviarci i tuoi dati personali e la tua foto“.

I prezzi si aggirano intorno alle 2.000 sterline britanniche oppure 4.113 Bitcoin. Il bitcoin, va detto, è una moneta online non emessa da sistemi bancari, dunque, con questa valuta è possibile trasferire ingenti somme di denaro in modo anonimo. I Servizi Segreti, infatti, sono molto preoccupati dall’utilizzo di questa particolare moneta, che rende difficile rintracciare i pagamenti dei documenti falsi.