La puntata di lunedì 30 gennaio di Quinta Colonna, programma condotto da Paolo Del Debbio su Rete 4, ha affrontato la notizia dell’assenteismo dei vigili di Nola, notizia venuta fuori lo scorso 25 gennaio. Titolo della puntata era “I furbetti del cartellino si difendono“. Protagonisti del dibattito il comandante dei Vigili Urbani di Nola, Luigi Maiello e quello di Avellino, Michele Arvonio.

I toni si sono scaldati quando Arvonio ha criticato Maiello, per essere ancora al posto di comando, nonostante lo scandalo dei 63 dipendenti, accusati di truffa aggravata ai danni dello stato. “Quando un dipendente viene licenziato dalla pubblica amministrazione, non può svolgere i ruoli di dirigente della pubblica amministrazione“. Maiello ha immediatamente controbattuto: “Questo è un attacco simile a quello della camorra, che ho già subito in passato. Dei rapporti con il dottor Arvonio purtroppo non posso parlare perché le indagini sono aperte. Non mi aspettavo questo attacco in diretta“.
Subito dopo aver risposto, il comandante dei Vigili Urbani di Nola non deve aver retto alle pesanti accuse, si è accasciato a terra ed è svenuto. Il conduttore è stato costretto a sospendere il collegamento e si è giustificato per l’inasprimento dei toni della discussione: “Mi dispiace, ma la persona ha chiamato e noi abbiamo dovuto dare la voce a quello che voleva dire. Naturalmente chi ha parlato si prenderà la sua responsabilità, speriamo che lì non sia successo niente, che sia una cosa passeggera e che non accada niente di tutto questo”.
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