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Fuga dal Vesuvio: bus, navi e treni, c’è anche il “Vulcano Buono”

Se il Vesuvio dovesse risvegliarsi verrà messo in atto un piano di evacuazione per cui ognuno convoglierà nei diversi punti di incontro, da qui poi gli sfollati potranno raggiungere le regioni designate.

In caso di eruzione del Vesuvio l’evacuazione riguarderebbe ben 25 comuni per un totale di 672.514 abitanti. La relazione sintetica, approvata dalla giunta regionale nella delibera del 17 gennaio, redatta dall’agenzia campana per la mobilità prevede che 336.259 persone si spostino con i bus, con i 375 mezzi coinvolti, e i restanti 375.442 abitanti utilizzino la propria automobile.

Le aree di incontro sono diverse: stazione centrale di Caserta per  gli abitanti di Ottaviano, Somma Vesuviana, Pollena, Massa di Somma e Trecase che dovrebbero poi proseguire in treno verso Lazio, Lombardia e Veneto. Il secondo punto di incontro è Nola, all’interno del parcheggio del Vulcano Buono. Poggiomarino, Terzigno, San Gennaro Vesuviano e San Giuseppe Vesuviano i comuni che faranno riferimento al Vulcano Buono. Saliranno tutti a bordo di bus. Destinazioni: Marche, Abruzzo, Umbria e Molise. Il porto di Salerno sarà l’area di incontro per chi scapperà da Pompei e da Scafati. Un po’ a sorpresa, viaggeranno in nave: Sardegna e Sicilia le mete. Chi fuggirà da Torre Annunziata, Boscotrecase e Boscoreale dovrà dirigersi nell’area di incontro individuata alla stazione ferroviaria di Nocera Inferiore. Le persone in fuga da questi comuni andranno in Puglia e Basilicata per Torre Annunziata e Boscotrecase, via bus. Gli abitanti di Boscoreale andranno in Calabria in treno.

Le aree di incontro a Napoli invece sono: Molo Beverello per i residenti di Portici e Cercola che andranno in Liguria; Stazione Centrale per quelli di San Giorgio, Ercolano e Torre del Greco che andranno in Toscana, Emilia e Lombardia con il treno.