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Virginia Raggi indagata per falso e abuso d’ufficio: nei guai il sindaco di Roma

Alla fine l’avviso di garanzia è arrivato. Il caso Marra sta avendo l’effetto di una valanga per il Campidoglio. Virginia Raggi – a quanto si apprende – è indagata per abuso d’ufficio e falso in atto pubblico relativamente alla nomina del fratello di Raffaele Marra, Renato, alla direzione del Dipartimento Turismo. Successivamente la nomina è stata ritirata. La sindaca  sarà ascoltata in procura il prossimo 30 gennaio. L’iscrizione nel registro degli indagati è avvenuta dopo Natale sulla base della relazione dell’Anac sulla nomina di Renato Marra inviata in Procura il 21 dicembre.

Secondo la Procura, Raggi,  avrebbe detto il falso alla responsabile anticorruzione del Campidoglio e non avrebbe impedito a Raffaele Marra di partecipare alle procedure di nomina del fratello Renato. La sindaca, secondo l’accusa, dunque è indagata per falso in quanto avrebbe detto al responsabile anticorruzione del Comune, Mariarosa Turchi, che per la nomina avrebbe agito in autonomia.

Oggi mi è giunto un invito a comparire dalla Procura di Roma nell’ambito della vicenda relativa alla nomina di Renato Marra a direttore del dipartimento Turismo che, come è noto, è già stata revocata. Ho informato Beppe Grillo e adempiuto al dovere di informazione previsto dal Codice di comportamento del MoVimento 5 Stelle. Ho avvisato i consiglieri di maggioranza e i membri della giunta e, nella massima trasparenza che contraddistingue l’operato del M5S, ora avviso tutti i cittadini. Sono molto serena, ho completa fiducia nella magistratura, come sempre. Siamo pronti a dare ogni chiarimento“, ha dichiarato la Raggi su un post pubblicato su Facebook.

Dai vertici del M5S, in particolare attraverso le figure di Beppe Grillo Alessandro Di Battista, è partito un coro di solidarietà per il sindaco di Roma, che “avrebbe riconosciuto un sbaglio a cui ha successivamente rimediato“. Rinnovata dal movimento, la “fiducia nella magistratura“. Sceglie invece la via del garantismo, Matteo Renzi, che con un post su Facebook invita il Pd a non attaccare la Raggi in questo momento e di attendere il naturale corso delle indagini.