Altro caso di meningite nel napoletano. Una donna di Massa Lubrense è stata ricoverata per sospetta meningite al nonsocomio di Sorrento “Santa Maria della Misericordia”. Accusava febbre e nausea e per questo è stata subito trasferita presso l’ospedale Cotugno, centro specializzato per le malattie infettive.

Presso il Cotugno è stato poi registrato effettivamente un nuovo caso di meningite. Secondo i medici si tratterebbe di una forma non contagiosa per cui non esiste rischio contagio, ma nonostante ciò, come misura preventiva, è stata disposta la chiusura della scuola in cui esercita la donna.
A Napoli e in provincia è ormai psicosi. Solo in città nell’ultimo mese si sono prenotati per un vaccino circa 15 mila cittadini ovvero in un mese le richieste hanno superato il totale dei vaccini eseguiti per l’intero 2016. Sono in aumento soprattutto le richieste degli adulti. Spiegano dall’Asl 1: “Alle persone che telefonano per il vaccino avvertiamo che devono aspettare almeno dieci giorni. Man mano che arrivano le richieste, inoltriamo gli ordinativi alla Soresa. Le persone pensano che vaccinarsi prevenga subito dalla meningite, invece ci vuole tempo perché si formino gli anticorpi. Ma ormai la meningite spaventa. E la cosa assurda è che dove invece abbiamo un obiettivo di salute pubblica, con la spinta nostra alle vaccinazioni, i cittadini non si vaccinano. Perché siamo fortemente penalizzati dal fatto che qui non c’è una grande cultura della prevenzione”.
