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Il ricordo di Angela Romano, bambina di 9 anni uccisa dall’esercito piemontese

La storia non dimentica e non lo fa nemmeno il Real Circolo Francesco II di Borbone, associazione che si occupa di ricordare gli eventi del Regno delle Due Sicilie. Nostalgia o memoria storica, è un modo per ripercorrere avvenimenti ed episodi  che hanno segnato il nostro paese.

Il ricordo di Angela Romano, bambina di 9 anni uccisa dall'esercito piemontese

Uno di questi è sicuramente la morte della piccola Angela Romano. Bambina uccisa a fucilate dall’esercito piemontese a Castellammare del Golfo in Sicilia. E oggi, il giorno dell’anniversario della sua morte, il Real Circolo Francesco II di Borbone ha voluto ricordare una piccola anima innocente, finita in cielo troppo presto.

Era il 3 gennaio 1862 quando Angela fu uccisa. In quei giorni si assisteva alla “rivolta dei Cutrara”, il popolo siciliano insorse, per opporsi alla leva obbligatoria nell’esercito piemontese. Non volevano sottomettersi al potere di coloro che erano ritenuti gli invasori, così decisero di ribellarsi. I Cutrara erano i giovani provenienti dalle famiglie ricche e poderose, che con i soldi riuscivano ad evitare il servizio militare.

Il popolo siciliano, stanco di queste ingiustizie e deciso a non sottomettersi al potere dei Savoia, insorse il 2 gennaio del 1862. Fu in quella data che il popolo, guidato da Francesco Frazzitta e Vincenzio Chiofalo, cominciò la rivolta. Poco dopo arrivò l’esercito piemontese a ristabilire l’ordine. Gli insorgenti si nascosero nelle campagne, gli invasori non riuscendo a catturare tutti i “ribelli”, si accanirono contro le uniche sette persone trovate. Uccisero tutti: Maria Crociata, 30 anni non vedente, Marco Randisi, 45 anni bracciante, Benedetto Palermo, sacerdote; Angela Catalano, 50 ann vedova, Angela Calamia, 70 anni disabile, Antonino Corona, 70 anni disabile. Nomi, questi, che sono stati resi nel testo Castellammare del Golfo L. Gennaio 1862 di Francesco Bianco, edito nel 2008.

Quel giorno, ad assistere a quella terribile fucilazione, c’era Angela Romano, una bambina di 9 anni. L’esercito piemontese, dopo aver finito con le sette vittime, sentì un pianto incessante, era quello della piccola bimba che aveva visto tutto. Gli invasori la presero, la misero faccia al muro e la fucilarono senza pietà. È questo uno di quegli episodi che la storia preferisce non raccontare. Il ricordo resta però indelebile nelle memorie di un regno, che seppur non esiste più, non dimentica.

Ed è per questo che l’associazione Real Circolo Francesco II di Borbone, ricorda oggi l’anniversario della morte di Angela Romano, vittima innocente, anima senza alcuna colpa, uccisa come se fosse la peggior criminale.