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Ciao Don Antò, l’ultimo abbraccio di Napoli al Boss delle Cerimonie

Ho conosciuto Don Antonio Polese quest’estate, dopo aver atteso la conferma da parte dello staff de La Sonrisa per un’intervista in esclusiva.

Ero molto curiosa di parlare vis-a-vis con il famigerato Boss delle Cerimonie, perché intenzionata a smentire tutti coloro, e forse anche me stessa, che pensavano fosse un personaggio costruito ad hoc solo per pubblicizzare il Gran Hotel, di cui è stato per anni il proprietario. Il suo buffo modo di parlare, il look retrò e quei modi da ultimo gentleman potevano apparire incredibili agli occhi di chi “è nato a Milano”, troppo artefatti per essere reali. E invece no, Antonio Polese era autenticamente così, spontaneo e sensibile come pochi, figlio di un’epoca in cui il sacrificio e il lavoro avevano ancora un senso. No, questo mio ricordo non vuole essere un panegirico nei confronti di un uomo che spesso è finito sulle pagine di cronaca per le accuse di abusi riguardanti La Sonrisa. Il mio è semplicemente un omaggio alla sua delicata gentilezza, diventato simbolo della napoletanità per l’Italia e, addirittura, il mondo intero, lo si voglia ammettere o no.

Il ricordo speciale di Ciro Giustiniani, comico di Made in Sud

Forse non tutti sanno che la fama di Don Antonio lo ha preceduto, permettendogli poi di volare fino in America, dove ha conosciuto il “collega” pasticciere Eddy Balastro, il Boss delle Torte, nonché protagonista di un altro famoso programma sempre su Real Time. Durante la nostra intervista Don Antonio ci ha confessato, ridendo, che in America si “mangia malissimo” e che le sfogliatelle a Napoli sono decisamente più buone, insuperabili anche per il caro Eddy. Ecco, era così Don Antonio, irriverente, simpatico e sensibile. Quando abbiamo parlato della sua infanzia, dei sogni da bambino e, infine, del suo caro amico Mario Merola (scomparso il 12 novembre 2006, n.d.r.), Don Antonio ha mostrato alle nostre telecamere la sua profonda commozione: ha pianto per diversi minuti, lasciandomi di sasso lì di fronte a lui. L’intervista si è conclusa piacevolmente, il Boss ha risposto a tutte le nostre domande senza risparmiarsi in emozioni improvvise e surreali similitudini.

Perché si chiama La Sonrisa?

Quando le luci delle telecamere si sono spente, si è accesa una parte della giornata che ricordo con affetto: nella sala dove abbiamo registrato l’intervista erano affissi su ogni parete le foto più emblematiche della storia della sua famiglia, che ha ripercorso, raccontandocene i dettagli, con grande trasporto e dovizia di dettagli. Non ha mancato di metterci lo staff a disposizione per qualsiasi nostra richiesta, salutandoci con una dedica speciale sul libro che racconta in dettaglio la sua biografia:

Dedicato al giornale Voce di Napoli le auguro dal profondo del mio cuore un mondo di bene e ancora tanto grande successo professionale commerciale ed economico al giornale con tanto affetto dal Boss delle Cerimonie“.

Vocedinapoli ha avuto il privilegio di incontrare Don Antonio durante questa, che è stata una delle sue ultime interviste:

Domanda:”Come si vede il Boss tra vent’anni?
Don Antonio: “(ride). Questa è difficilissima, ho già 80 anni. Non so Dio cosa mi ha riservato per il mio futuro…”.

Ciao Don Antò, Napoli tutta ti stringe nel suo ultimo abbraccio.

L’ultimo video di Don Antonio Polese, il Boss delle Cerimonie