Il tormentone degli ultimi giorni è la notizia riguardante un ritorno di Cavani al Napoli. Ne sono state dette tante, ultima, l’esclusiva del quotidiano La Repubblica, secondo cui Aurelio De Laurentiis avrebbe fatto un’offerta al Paris Saint Germain.

È stato un fine settimana di passione quello vissuto dai tifosi napoletani. Dopo l’indiscrezione che il Matador venerdì sera fosse in città, in molti avevano cominciato a sperare realmente in un ritorno di Cavani in azzurro. Ma a fare chiarezza ci ha pensato Aurelio De Laurentiis. La nota ufficiale pubblicata sul sito del Napoli, dal titolo “Cavani tornerà?“, lascia poco spazio all’interpretazione.
Il patron azzurro ha spiegato che Cavani è stato un giocatore importante per il Napoli, ma che la squadra ha un gioco in continua evoluzione, per questo un giocatore del passato non andrebbe più bene:
“Io sono un grande estimatore di Edinson Cavani. Con lui ci siamo divertiti molto durante il suo soggiorno napoletano. Ha fatto tanti bellissimi gol, ben 104! Ma è difficile riportare nel Napoli un calciatore utilizzato nel passato. Non tanto perché sembrerebbe una minestra riscaldata, ma perché il Napoli evolve di torneo in torneo assumendo diverse e differenti teorie di gioco“.
Per Aurelio De Laurentiis il Napoli è una squadra che ha bisogno di giocatori nuovi, giovani, che crescano qui:
“Ecco perché dico sempre che abbiamo bisogno di giovani e già i nuovi arrivati quest’anno contribuiranno fortemente ai successi del Napoli. E per parlare delle punte, giocatori importanti come Milik e Gabbiadini hanno grandi possibilità, nel Napoli, di trovare la loro consacrazione. Noi siamo responsabili del futuro della squadra e non dobbiamo fare operazioni a effetto“.
La nota riguardo le ultime voci di mercato che parlavano di un ritorno di Cavani a Napoli, si conclude con una frase rivolta probabilmente alle ultime polemiche con i tifosi. Il patron azzurro ha voluto spiegare che la società non ha bisogno di colpi ad effetto, per impressionare il tifo: “Non abbiamo bisogno di incantare nessuno. Si è tifosi per fede e non per la scelta dei calciatori“.
