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San Leucio, grazie ad un nuovo brand, la seta casertana torna a nuova vita

San Leucio torna a nuova vita. Un nuovo marchio è pronto a far rinascere la produzione della seta all’interno dello storico palazzo. Come riportato da Campaniasuweb, è stato presentato il brand “San Leucio Sik”.

San Leucio, grazie alla nascita di un nuovo brand, la seta casertana torna a nuova vita

Come ha affermato il Presidente della Camera di Commercio:

«Al consorzio possono partecipare tutti i produttori che rispetteranno un apposito disciplinare».
E Tommaso De Simone, presidente della Camera di Commercio di Caserta:

«La crisi e la concorrenza del mercato estero avevano determinato un periodo di ombre per la produzione leuciana. Oggi, in sinergia con Unioncamere, recuperiamo un pezzo di storia istituendo un marchio pubblico a cui possono partecipare tutti coloro che rispettano il disciplinare e intendono fare rete, cogliere nuove opportunità d’impresa».

Il Presidente della Rete San Leucio Textile Gustavo Ascione si è soffermato sul tema della cooperazione tra le imprese per lo sviluppo dei mercati:

«Il marchio ha due anime: da un lato la qualità del prodotto, garantita dall’utilizzo di fibre naturali, tinture ecocompatibili, un alto livello di rifiniture; dall’altro l’etica di produzione. Chi aderisce al marchio si impegna a rispettare il codice etico ereditato dalla tradizione borbonica che poggia sul rispetto e la valorizzazione dell’ambiente, del territorio e della risorsa umana. In più, il rapporto diretto tra la nostra rete d’impresa e il committente riduce il costo del prodotto, abbattendo tutti gli intermediari della distribuzione tradizionale. L’eccellenza della lavorazione ad un prezzo accessibile mira così ad un allargamento della platea di fruitori».

Dal punto di vista del marketing i consulente di San Leuci Sik, Vincenzo Cimmino adderma che:

«Trecento anni fa con il codice di San Leucio è nato un modo inedito e “illuminato” di approcciarsi alle produzioni. Da quel codice etico nasceva un prodotto etico, a cui il marchio “San Leucio Silk” si ispira. Oggi per tradurre questo valore in business è fondamentale saperlo raccontare, puntare su una comunicazione emotiva».

Ereditando la tradizione borbonica settecentesca, il lavoro sinergico tra i produttori serici e l’istituzione camerale, con la costituzione del marchio collettivo comunitario “San Leucio Silk”, punta così a promuovere e tutelare su tutto il territorio dell’Unione Europea l’eccellenza di una produzione tessile che è la perfetta fusione tra modernità, tradizione ed innovazione e che trova sbocchi in disparati campi, dall’arredamento all’haute couture. Ne testimonia il prestigio, solo per fare alcuni esempi, la presenza delle sete di San Leucio in Vaticano, al Quirinale e nello Studio Ovale della Casa Bianca, al Parlamento di Malta e a Buckingham Palace.