È stata una notte deludente quella di ieri per la nazionale italiana. La splendida vittoria sulla Spagna aveva fatto capire agli azzurri che potevano farcela, che questo poteva essere l’anno buono per portare a casa l’europeo. Ci ha pensato la Germania, campione del mondo, a distruggere i sogni di gloria italiani.

Durante i quarti giocati a Bordeaux Italia e Germania si sono fronteggiate pressoché alla pari. È stato un match molto equilibrato che ha visto occasioni da una parte e dall’altra. Il migliore in campo per gli azzurri è stato di sicuro la bandiera di questa nazionale, il super portiere Gigi Buffon. Sua la parata su una tocco maldestro di Chiellini che avrebbe potuto chiudere la partita già a metà del secondo tempo. Alla fine la roulette dei rigori ha dato ragione ai tedeschi e l’Italia di Conte ha fatto le valige ed è tornata a casa.
Cosa resta di questa esperienza? Le parole di Buffon sono confortanti. Il portiere pensa che questa squadra sia arrivata in Francia da perdente. L’ha addirittura paragonata all’esercito di Franceschiello (ultimo re Borbone cacciato da Napoli dopo l’Unità d’Italia). Dopo le grandi prestazioni avute durante la competizione europea, continua Buffon, la squadra sarà temuta e rispettata. Ecco le sue parole: “Quando siamo arrivati qui in Francia sembravamo l’esercito di Franceschiello, adesso invece stiamo tornando a casa con la considerazione di una squadra temuta e rispettata, non dobbiamo dilapidare questo patrimonio che siamo riusciti a creare. Abbiamo fatto capire che con la cultura del sacrificio e del lavoro si possono anche scalare delle montagne che sembrano insormontabili. Ripeto, non sprechiamolo“.
