Voce di Napoli | Navigazione

Patrizia, la bimba morta a sette mesi per un errore del medico

Morire a soli sette mesi per l’errore di un finto medico. È quanto accaduto a Patrizia Vassallo, una bambina morta nel maggio del 2012 per una diagnosi errata. La pediatra aveva detto alla madre che si trattava di alimentazione sbagliata, ma la piccola aveva un tumore.

patrizia morta a 7 mesi per errore medico
Foto: ilmattino.it

Accadeva allo studio Coronella, famoso in tutto il litorale domizio e nel giuglianese. Una dottoressa, Ersilia Pignata, visitò per ben due volte la piccola Patrizia che presentava un addome ipersviluppato, nell’aprile del 2012, diagnosticandole una cattiva alimentazione guaribile con una dieta corretta. I primi di maggio il ricovero d’urgenza all’ospedale Santobono di Napoli a cui seguì subito l’intervento.

Quella stessa notte la bambina morì. Il tumore era esteso dal collo all’ano. L’autopsia sul corpicino della bimba chiarì le cause del decesso: il ipoblastoma benigno che aveva ucciso Patrizia poteva essere diagnosticato in tempo e operato; la bambina si sarebbe potuta salvare.

Ersilia Pignata, la “dottoressa” che aveva visitato la bambina, non è un medico, è la moglie del pediatra dello studio, una maestra di musica. Alla donna e al marito una sentenza del 2013 li ha condannati rispettivamente a tre e sei mesi di reclusione con la condizionale per reati di esercizio abusivo della professione e sostituzione di persona. I guai per la coppia però non sono finiti qui. Indagini della guardia di finanza di Aversa fecero emergere altri casi per i quali i due coniugi sono accusati di omicidio colposo.

La scoperta assurda recente è che un’altra bambina, paziente dello studio Coronella, è morta per una diagnosi errata. Asya Bosco, tre anni di vita, è morta nel 2013 per un neuroblastoma al IV stadio scambiato per un’infiammazione alle vie urinarie. Per questo caso la Procura di Napoli Nord ha chiesto e ottenuto gli arresti domiciliari per i Coronella, i reati contestati sono: omicidio colposo, esercizio abusivo della professione, sostituzione di persona e violazione dei sigilli dello studio medico utilizzato dopo il sequestro preventivo.